Siena+SponsorMontepaschi Siena – La stagione è iniziata da dove si era interrotta l’ultima annata, con la vittoria davanti al proprio pubblico della Supercoppa. Una vittoria che ha però un sapore diverso perché arriva all’alba di quella che in estate era stata presentata come la stagione più difficile. E invece in viale Sclavo sanno evidentemente lavorare molto bene nella costruzione delle squadre, perché la Mens Sana vista martedi non sarà la più forte, ma ha mostrato di poter divenire una cliente molto scomoda per la vittoria finale. Nonostante la vittoria, però, si è visto qualche difetto congenito, come la difficoltà a tenere l’uno contro uno degli esterni, il poco peso sotto canestro e il difficile inserimento di English. Soprattutto il primo potrebbe essere un grosso problema contro una squadra come Cremona che fa del gioco in velocità e della capacità degli esterni di penetrare e scaricare per il tiro da fuori, una prerogativa fondamentale. Tutti da seguire i confronti diretti Green-Woodside e Hackett-Rich (o Chase) che potrebbero indirizzare la gara, mentre sotto canestro Hunter e Nelson potrebbero avere meno problemi contro lunghi con cui si accoppiano molto meglio, anche se crediamo che potrebbe essere come sempre l’atipicità di Tomas Ress a fare la differenza.

Marco Crespi, ai microfoni di MSBtv parla delle sensazioni dell’esordio: “Grande curiosità per questo esordio e tanta importanza nel trasmettere ai giocatori l’importanza della regular season e della sua importanza anche in pttica play-off“. Per quanto riguarda la gara Crespi non nasconde le difficoltà della gara: “Affrontiamo una squadra molto ben costruita con tanti punti nelle mani, come dimostrano gli 88 punti di media del pre-campionato, con attaccanti come Chase, Rich e Woodside che possono far canestro in tanti modi, ma anche lunghi come Kalve e Ndoja con gran tiro da fuori. Dovremo essere molto bravi a lavorare in difesa per limitarne il tiro dalla grande distanza

CremonaVanoli Cremona – La Vanoli Cremona parte oggi alla volta di Siena, dal cui campo è sempre uscita sconfitta, in un clima non privo di preoccupazioni ma con la volontà di affermare il proprio valore indiscusso, specie nel settore esterni. La pubalgia di Ben Woodside e la fascite plantare di Jason Rich appaiono recuperate; cionondimeno, il prolungato stop non ha consentito ai due giocatori americani di proseguire in maniera dovuta la preparazione con conseguente quanto ovvio ritardo di condizione atletica per entrambi che costringerà coach Gigio Gresta alla gestione delle energie limitate in possesso di entrambi. A complicare ulteriormente la situazione, una certa tensione che serpeggia nel gruppo, probabilmente figlia anche di una concentrazione perfettibile da parte dello stesso. Passando attraverso un diverbio tra i due playmaker, Ben Woodside e Gianluca Marchetti, l’apice è stato raggiunto nel corso dell’allenamento pomeridiano di ieri, allorchè coach Gresta ha invitato Jason Rich a guadagnare anzitempo gli spogliatoi.

Luigi Gresta nella presentazione della partita ha infatti segnalato come un motivo di apprensione i possibili cali di concentrazione. Tuttavia, come sottolineato dal d.g. Andrea Zagni, non è il caso di drammatizzare oltre misura; in ogni buona famiglia hanno luogo incidenti diplomatici e la maturità di ciascun componente interverrà in maniera propedeutica al ristabilimento della situazione, privilegiando gli interessi collettivi. Da qui potrebbe anche scaturire l’energia per una reazione atta a produrre una prestazione ad alto livello sul parquet dei campioni d’Italia.

Arbitreranno i Signori Rossi, Martolini ed Aronne.

Andrea Conti: “Siamo senz’altro un gruppo compatto pur con al proprio interno personalità spiccate ed in qualche caso agli antipodi. Mi pare normale che gli americani, che quest’anno sono un gruppo nutrito, tendano a legare tra loro. L’anno passato è stato per me motivo di orgoglio. Quest’anno pur non negando mai una mano alla società in qualsiasi modo, sono qui per fare il giocatore. Se poi capiterà di fare n.e., avrò lo stesso il sorriso sulle labbra perché è una fortuna vestire questa maglia. Contro Siena dovremo sfruttare la nostra forza sugli esterni e mantenere pressione sulla palla, diversamente da come ha fatto Varese in alcuno tratti in Supercoppa. Se andremo small ball? Da vedere in corsa. Woodside è in grande recupero e sta dimostrando padronanza nella gestione del gioco. Sulle prospettive della stagione con questo organico possiamo fare un pensiero alla Final Eight di Coppa Italia se sapremo mettere fieno in cascina all’inizio. Onestamente, i playoff, ora, sono troppo lontani”.

Gigio Gresta: “Andiamo contro una squadra forte, prima di tutto mentalmente. Cambiano gli interpreti ma l’intensità è sempre la stessa per 40 minuti. Questa è la scuola-Siena che tutti abbiamo imparato ad ammirare e dovremo anche noi restare concentrati per 40 minuti. Quando lo abbiamo fatto, come in precampionato contro Reggio Emilia, indipendentemente dalla sconfitta in overtime, abbiamo fatto vedere le cose migliori. Sull’assetto vi dico che ho provato alcune soluzioni “fantasiose” che non svelo. Dico solo che come sempre giocheremo con un 4 vero, come sono i nostri Kalve e Ndoja”.

in collaborazione con Andrea Ferrari


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