Ancora una volta l'energia dalla panchina di Mason Rocca ha cambiato la partita (Foto: Savino Paolella)

Scariolo: È molto significativo essere andati sul 2-0 contro un avversario che anche stasera si è dimostrato forte e preparato, con molto talento, molta fluidità in attacco. Da parte nostra, dopo un ottimo inizio abbiamo perso qualche palla di troppo, e nel terzo quarto siamo usciti sempre meglio, riuscendo poi a mantenere il vantaggio riducendo il numero delle palle perse e crescendo molto in difesa. Melli e Mancinelli sono stati fantastici in difesa contro avversari fortissimi come Jones e White. Avevo pronto un giocatore sul cubo dei cambi nel finale per togliere Mancinelli ma, purtroppo, la partita è arrivata fino alla fine senza interruzioni e non è stato possibile dedicargli una standing ovation.

Dalmonte: Credo che ci sia massima condivisione da parte di tutti che il punteggio finale è una dilatazione numerica che non è la fotografia della partita. Per 25 minuti abbiamo giocato con una grande presenza dentro il campo, a prescindere dagli errori e da meriti e demeriti degli avversari. Nel momento in cui, con un quintetto composto da Giachetti, Bremer, Hairston, Melli e Rocca, è salita verticalmente l’energia di Milano, noi non abbiamo avuto la prontezza per reagire e ci siamo fatti travolgere dal fatto che eravamo sotto di 3. Dovremo analizzare bene questa situazione. Lì abbiamo perso completamente la presenza nella partita, e questo, fuori casa contro una squadra come Milano, è un “dazio” che non puoi permetterti di pagare, perché diventa una valanga da cui poi non ti puoi riprendere. Ci è mancata semplicemente l’energia e l’intensità per continuare a giocare negli ultimi 15 minuti. Però non possiamo fermarci qui. Cosa devo dire, che abbiamo finito le energie? Allora se la mettiamo così, non ci cambiamo neanche per gara 3. Siamo alla settima partita in 15 giorni. Può essere che non abbiamo energie, ma dobbiamo trovarle, o trovare delle soluzioni alternative. Hickman e Cavaliero non hanno brillato, è vero, ma non mi metto ad analizzare le prove dei singoli: noi abbiamo bisogno del contributo di tutti, che tutti facciano il meglio possibile, dobbiamo avere la forza mentale di analizzare la tipologia di partita che stiamo affrontando, capire che non potrà andare avanti tutta la partita su uno o due possessi di differenza, dobbiamo mettere in conto che prima o poi una scossa nella gara arriverà ed essere pronti a reagire. È inutile parlare di prossimo futuro, prima c’è gara 3: tutte le energie devono andare lì, se non c’è gara 3, non c’è nemmeno un prossimo futuro.