Ivanov strepitoso nel primo tempo con 27 punti (Foto Buco, concessa dalla pagina ufficiale Juvecaserta)

Ivanov strepitoso nel primo tempo con 27 punti (Foto Buco, concessa dalla pagina ufficiale Juvecaserta)

La Pasta Reggia non molla più un centimetro. Ogni gara può essere quella decisiva per i bianconeri, e anche quella odierna viene giocata letteralmente con il sangue agli occhi. Ed è proprio così che la Juve fa sua la sfida della quarta vittoria in fila: la Granarolo Bologna si inchina al Palamaggiò per 81-76. Ad alimentare la speranza bianconera, spinto anche dal ricordo di Ornella Maggiò, è la prestazione superba di Dejan Ivanov che segna 29 punti, di cui 27 nel solo primo tempo spingendo in avanti i ragazzi di Esposito; quando il bulgaro si ferma, ci pensano a turno Domercant, Vitali e Scott a regalare il successo. Gli uomini di Valli pagano la orrida prestazione di Allan Ray, che con Vitali e Tommasini alle calcagna ne mette solo 4 con 18 tiri presi; non bastano le grandi prove di Juvonte Reddic, 24 e 9 rimbalzi, e di Jeremy Hazell, a quota 21.

Caserta: Mordente, Vitali, Moore, Scott, Ivanov

Bologna: White, Cuccarolo, Gaddy, Fontecchio, Ray

L’avvio di gara è di marca casertana e risponde al nome di Dejan Ivanov: il bulgaro manda a scuola di rabbia White e Cuccarolo e segna i primi sei punti della Juve. Valli opta per il pressing a tutto campo mettendo della sabbia negli ingranaggi di Esposito: lavoro concretizzato da Gaddy per il break di 1-8 che porta avanti Bologna al 6’ (7-10). I padroni di casa sono volenterosi ma imprecisi: Ivanov è devastante (13 in 9’) ma mancano i punti dagli esterni, quelli che Hazell consegna alla Virtus in pochi secondi e che descrivono il 7/19 della Juve al tiro: 8 punti per l’americano e ospiti avanti 17-20 al 10’.

Bologna pressa e vuole in mano la gara, gli esterni non segnano, che si fa in casa bianconera? Ovvio, continua l’Ivanov contro tutti: il bulgaro vede il canestro come una vasca da bagno e scrivendo il suo personale ventello dopo tredici minuti di gioco (!) riporta avanti la Juve sul 26-22. La Juve tenta la fuga sulle sue ali, ma Hazell e White non sono d’accordo tenendo a contatto la squadra di Valli. Ma Ivanov non vuole finirla, continuando a mangiarsi il canestro e spingendo Cuccarolo al terzo fallo: è solo il secondo fallo a fermare la sua gara strepitosa a quota 27 nel solo primo tempo. Con Tessitori poco in palla Esposito abbassa il quintetto e Bologna lo alza con Reddic che banchetta collezionando liberi in serie, prendendo il posto di uno spento Ray ben contenuto da Vitali: ma gli esterni di casa ricordano come si segna e Caserta tiene il vantaggio sul 44-36.

Allan Ray, il peggiore in campo: 18 tiri, 4 miseri punti (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Allan Ray, il peggiore in campo: 18 tiri, 4 miseri punti (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Dopo l’intervallo Bologna stringe le maglie su Ivanov, raddoppiandolo costantemente e negandogli le ricezioni dopo il blocco: la mossa paga, con la Juve che ha i suoi alti e bassi. Gli ospiti riescono così a dimezzare con pazienza il vantaggio con Esposito costretto al time out al 25’ (48-44). Caserta prova così ad attaccare il canestro, tenendo a distanza gli avversari trascinati da Reddic che senza Ivanov, fuori con tre falli, giganteggia in pitturato. I bianconeri, alternando le soluzioni offensive, riescono a toccare anche il +9, corretto in un vantaggio in doppia cifra appena Henry Domercant si alza dalla panchina: all’ultimo stop and go è 64-54.

La Juve inizia a faticare sulle rotazioni difensive, ma tiene con le unghie e con i denti il vantaggio costruito: un Reddic dominatore d’area permettono a Bologna di riportarsi in linea di galleggiamento sul -6 (69-63 al 35’), poi addirittura al -4 approfittando di uno Scott dannoso con la palla in mano, capace di tre perse in pochi minuti. Quando il pallone inizia a farsi pesante le squadre iniziano a sbagliare conclusioni facili ed è la schiacciata in penetrazione di Scott, proprio lui, a ridare aria ai padroni di casa sul 72-65 del 37’. La schiacciata di Vitali in contropiede sebra chiudere i conti, a cinque punti conti in fila di Hazell rendono gli ultii secondi tutti da vivere. Ma la Juve, dopo aver condotto per tutta la gara, non è d’accordo, e a imbastire la fine della gara sono la tabellata di Moore e la schiacciata di Scott, mentre in sottofondo si scandisce, sulle note dell’inno della gemellata Fortitudo Bologna, il nome di Enzo Esposito, l’uomo che ha reso il miracolo possibile.

MVP: Dejan Ivanov. Il suo primo tempo è dominante. Bologna non sa cosa fare contro il bulgaro, che segna quando e come vuole. Nel secondo tempo è raddoppiato costantemente ma il suo fare esca in pitturato permette ai compagni di dare un apporto continuo alla Juve.

Pasta Reggia Caserta – Granarolo Bologna 81-76 (17-20, 44-36, 64-54)

Caserta: Ivanov 29, Vitali 14, Domercant 13. Rimbalzi 40 (Scott 12) Assist 17 (Moore e Scott 4)

Bologna: Reddic 24, Hazell 21, White 10. Rimbalzi 43 (White 12), Assist 9 (Ray 4)

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