Openjobmetis Varese - Banco di Sardegna SassariBanco Sardegna Sassari

David Logan 7: La sua mano è caldissima sin dai primi minuti ed aiuta la Dinamo ad andare subito in avanti. Segna alcuni canestri importanti, come se il ferro del PalaSerradimigni fosse quello del campetto sotto casa. Qualità offensive immutate per lui, che alla Juve segnava tanto già nove anni fa con la maglia di Pavia addosso…

Edgar Sosa 7,5: Ecco un altro che mitraglia fino a che gli avversari non mollano definitivamente. Oramai l’infortunio che subì qualche anno fa a Montegranaro è definitivamente alle spalle, tornando, almeno in Italia, un’arma devastante. 17 in 18 minuti, avete altri dati da aggiungere?

Matteo Formenti 6: Schierato a sorpresa in quintetto, fa il suo onestamente, difendendo duro e mettendo la tripla del +10 sulla sirena del terzo quarto che indirizza la gara verso la Sardegna.

Rakim Sanders NE

Jack Devecchi NE

Shane Lawal 6,5: Fa il suo dovere sotto canestro, schiacciando e strappando ogni pallone che gli gravita a poca distanza dalle mani. Soffre un po’ quando deve allontanarsi dall’area ma chiude a 12 e 8 rimbalzi con 20 di valutazione.

Massimo Chessa 6-: Riesumato da Sacchetti, lascia il segno con una tripla, specialità della casa. Poi si mette a sparacchiare, e per questo è l’unico con la valutazione negativa tra i sardi.

Jerome Dyson 8: Segna di meno rispetto a Logan, ma alcuni canestri che mette sono di pura onnipotenza offensiva. Sempre puntuale all’appuntamento col canestro quando la Juve si riavvicina, , condisce il tutto con ben 9 assist per i compagni. Si sapeva da un po’, ma lo ridiciamo: bentornato Jerome.

Brian Sacchetti 6: Il figlio del coach si impegna, difende duro sugli avversari, ma non trova la via del canestro nei 12’ di impiego.

Cheik Mbodj 5,5: Unica nota negativa della Dinamo. Ancora estraneo al sistema di Sacchetti, prova a dare minuti di riposo a Lawal ma senza incidere. Ed innervosendosi negli scontri con Ivanov.

Manuel Vanuzzo NE

Miroslav Todis 7,5: Veniva da un periodo nero: 1/16 da tre punti e poca energia offensiva portata alla causa. Contro Caserta, che gli lascia spazio temendolo poco, si esalta, riassaggia il profumo del nylon e non lo molla più: i 18 punti con 5/8 dall’arco sono una delle chiavi che spingono la Dinamo alla vittoria. E bravo lui a non intristirsi, aspettando il momento buono.

Coach Meo Sacchetti 6,5: Non cambia molto del solito piano partita, e col solito piano partita vince la gara, nonostante le tante assenze. Ora c’è da aspettare il 2015, che si aprirà con la sfida contro Venezia; un bel modo per inaugurare l’anno nuovo.

7 perse per Ronald Moore (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

7 perse per Ronald Moore (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Pasta Reggia Caserta

Marco Mordente 5,5: Si sbraccia verso i compagni per acuire l’identità offensiva della Juve, ma lui come loro passa brutti momenti vedendo il trittico di esterni di Sassari segnare come e dove vogliono. In attacco tira pochino, ma serve spesso e bene gli altri chiudendo a cinque assist.

Michele Antonutti 6: Seppur non ci prende dall’arco chiude la seconda gara consecutiva in doppia cifra. Si sveglia nel secondo tempo spingendo la Juve a poca distanza dai sardi senza però coronare l’inseguimento dei bianconeri durato trenta minuti.

Aleksandar Capin 5: Esposito gli preferisce Moore in quintetto, schierandolo soltanto a partita in corso per poter avere meno problemi con Dyson e Sosa. Non per niente soffre da morire difensivamente quando è impiegato, non riuscendo a dare il suo discreto apporto offensivo

Michele Vitali 5,5: Una delle notizie peggiori che potesse dare questo scorcio di stagione del numero 13. Michele non riesce a districarsi da questa situazione, apparendo lontano parente del giocatore che lo scorso anno conquistò il posto in Nazionale con il suo cuore leonino. Sicuramente non è aiutato dalla particolare situazione della Juve, ma c’è bisogno anche di lui per una missione che diventa impossibile ogni settimana che passa.

Claudio Tommasini 6: Il numero 14 si impegna, e tanto, nei primi minuti, comandando la zona ordita da Esposito e riavvicina la Juve con cinque punti; finisce il suo momento e rientra nei ranghi, aiutando la squadra come possibile.

Andrea Michelori 6,5: I problemi alle ginocchia si fanno sentire, soprattutto in un periodo dove le gare sono ravvicinate; ma il gladiatore timbra sempre il suo cartellino lottando, sgomitando e senza tirarsi indietro. 9 punti in 11 minuti, festeggia così la presenza in serie A numero 550.

Bozhidar Avramov  5+: Parte in quintetto per aspettare i palloni nell’arco, la serata è così così. Non offre molto altro alla causa, non è ancora parte integrante di questa squadra.

Ronald Moore 4: Disastroso. Comincia in quintetto e giostrando benino i ritmi, ma poi si vuole mettere a fare di testa sua, buttando palloni assurdi a iosa. Le letture semplici dello scorso anno sono un lontano ricordo, con altri giocatori ed altri movimenti prova ad adeguarsi ma ecco i risultati…

Carleton Scott 6,5: E’ il primo ad accendersi per la Juve, tre triple che portano la Juve in parità a quota 21. Va in panchina e si raffredda, ma almeno ci mette voglia di fare, chiudendo a 15 e 9 rimbalzi.

Dejan Ivanov 6,5: Anche lui tiene bene botta con Lawal e compagnia. Svaria moltissimo tra pitturato ed arco per mettere in difficoltà i lunghi avversari e ci riesce per lunghi tratti, fino allo strappo decisivo.

Coach Enzo Esposito 6: La squadra è apparsa più compatta rispetto alla prova di Avellino: ha provato ha rientrare per trenta minuti, issando bandiera bianca per il maggior talento a disposizione di Sassari. Curiosamente, questa gara in cui il sacrificio è stato messo da ogni giocatore al primo posto è stata disputata senza Sam Young. Un caso? Almeno è finito il nefasto 2014, con la speranza che il prossimo anno si tinga di bianconero. Questa stagione resterà comunque nella storia del club: c’è da decidere, o scegliere, da quale parte.