Tommaso Fantoni ha rivisto il campo dopo 6 gare (Foto M. Marengo)

Tommaso Fantoni ha rivisto il campo dopo 6 gare (Foto M. Marengo)

MANITAL AUXILIUM TORINO

J. Dyson – Fuori forma e con poca voglia di prendere l’iniziativa. L’attacco di Torino gira meglio senza di lui in campo. E non è un bel segnale. Alla fine però è il giocatore che si prende il fallo a meno di un secondo dalla fine e segna i liberi della vittoria. 6

D.J. White – L’ex Celtics è il giocatore su cui Torino può fare sempre affidamento in attacco. Si vede che ci tiene a portare Torino alla salvezza. Se poi non basterà, di certo non sarà colpa sua. 6,5

J. Giachetti – Fa il metronomo in attacco e si butta dentro senza paura segnando anche punti importanti. Dopo essere stato ai margini della rotazione a lungo, da qualche partita si sta ritagliando uno spazio importante. 6,5

S. Mancinelli – Parte in quintetto dopo tanto tempo in casa. Fa un paio di buone difese ma non è il giocatore della scorsa stagione, quando fu fondamentale nella promozione di Torino. Viene lasciato in panchina fino al quarto quarto, quando rientra e fa giocate importanti per la vittoria torinese. 6

G. Rosselli – Il solito combattente, l’ultimo ad abbandonare la partita e ad arrendersi. Due giocate difensive su Lockett che portano l’americano a commettere il terzo fallo in attacco sono da applausi. 7

T. Fantoni – Coach Vitucci lo mette in campo nel primo tempo e lui ha il gran merito di accendere pubblico e compagni con giocate difensive importanti. A fine partita si vede la sua felicità per essere di nuovo protagonista. 7

C. Kloof – In attacco continua a faticare, ma almeno cerca di andare dentro e di bucare la difesa avversaria. Nella propria metacampo il solito ottimo apporto. Chiude con il miglior plus/minus della gara con +16. 6,5

C. Eyenga – La sua energia è contagiosa e le schiacciate che fa servono a coinvolgere un pubblico che trascina Torino alla vittoria. 7

C. Goulding – Sempre più spento e inefficace in attacco. Si sbatte in difesa ma Torino lo avrebbe preso (forse sbagliando) per un altro tipo di compito. 5,5

N. Ebi – Con il suo ingresso la squadra gira e in difesa prova al solito a intercettare qualunque cosa sferica che passi dalle parti del ferro. Anche in attacco dà il miglior apporto possibile, chiudendo con 24 punti e l’unica tripla segnata dei suoi. 8

DOLOMITI ENERGIA TRENTO

G. Poeta – Per il play di Trento solo 15 minuti in campo in cui non riesce ad incidere più di tanto. Perde il duello con il più esperto Giachetti, che in un paio di occasioni lo salta troppo facilmente. 5.5

D. Pascolo – Nonostante il suo tiro sia quello più sgraziato della Serie A, il lungo della Nazionale resta tremendamente efficace su entrambi i lati del campo. Viene fermato dai falli a fine partita, altrimenti forse sarebbe andata diversamente. 6

T. Forray – Organizza bene l’attacco dei suoi e in difesa tiene a bada un Dyson piuttosto spento di suo. Giocatore concreto ma a volte un po’ troppo nascosto. 5,5

D. Flaccadori – Sbaglia tutte le conclusioni, dimostrando di essere in serata no fin da subito. A 20 di queste serate possono capitare comunque e il futuro è dalla sua. 5

D. Sutton – Commette l’errore madornale alla fine, facendo fallo sul tiro di Dyson, che fin lì non aveva brillato. Eccesso di foga che è costato davvero troppo caro ai suoi. 5

T. Lockett – Fa malissimo alla difesa di Torino, soprattutto con il floater da centro area. Alla fine risulta il giocatore più importante dei suoi. 7

L. Lechtaler – Gioca per fare legna dentro l’area e a causa dei problemi di falli dei lunghi. Al solito non lascia grandi ricordi. 5

J. Wright – Costretto a 3 falli già a metà del secondo quarto non riesce a dare un apporto importante nella prima parte di gara. Alcuni lampi di classe però lasciano assolutamente abbagliati. 6,5

J. Berggren – Fa sentire il fisico agli avversari in difesa e fa il suo sotto i tabelloni. 6