La Sutor non ha ancora convinto Valli, Brindisi è stata promossa in serie A, Dalmonte ha lasciato Pesaro o Pesaro ha scaricato Dalmonte, Milano è risorta e Siena va a gara cinque. Problemi e promesse della pallacanestro italiana.

Settimana di verdetti per il basket italiano.

Primo. L’Enel Brindisi il prossimo anno giocherà in serie A. Promozione meritata, contro l’entusiasmo di Pistoia, per una società che ha investito tanto e bene. Il pubblico è spettacolare, il palazzetto da ricostruire, ma intanto nel 2012-2013 contro Siena Brindisi ci sarà.

Secondo. Luca Dalmonte non sarà più il coach della Scavolini. Divorzio annunciato mesi fa ma gestito male, forse peggio della storia della testa del maiale. Poco tatto verso il coach, liberato per “motivi economici”. Pesaro rifonda e Dalmonte non sarà l’unico cambio in squadra, facile prevedere anche qualche mossa a livello dirigenziale. Chi arriverà? Magari Ramagli, difficile Pillastrini, possibile Valli se Scavolini pensa a una squadra da corsa e poco costosa.

Giorgio Valli

Terzo. la Sutor non ha trovato il suo allenatore. Giorgio Valli non firma. I motivi non si conoscono, ma un peso ce l’ha il lato economico. Sul progetto e il budget la Triade è stata chiara. E chiari sono stati i vertici del Consorzio insieme per la Sutor che funge da bombola di ossigeno per la storica dirigenza. Senza Valli non si sblocca il dirigente. Marruganti si è proposto, ma resta Nevola il vero obiettivo. Antonello da Avellino, che non l’ha ancora blindato, è perfetto con Valli, che ama scegliere giocatori. A giorni l’attesa risposta anche da possibili nuovi sponsor e soci.

Quarto. Siena ha la possibilità di vincere lo scudetto in casa, davanti al suo pubblico che da troppi anni festeggia in piazza e non al palazzo. Milano ha compiuto un piccolo miracolo rimontando e poi guidando la partita. Finale col brivido in gara quattro, ma se in campo i tuoi italiani si chiamano Mancinelli, Gentile e Melli tutto è possibile: anche battere nei playoff (88-83) la Montepaschi dopo anni.

Verdetti, certezze e problemi per il basket. Che si porta dietro Teramo in attesa di lasciarla a bordo strada a metà luglio e che attende la wild card per Cantù in Eurolega e risposte dalle squadre che potrebbero giocare l’Uleb: Sassari ci sarà, ma Pesaro? E Venezia? Chi è pronto a spendere centinaia di migliaia di euro per una coppa che conta solo se la vinci? Indecisioni che non piacciano all’Europa e che Valentino Renzi sta affrontando per evitare inutili e futuri problemi.


Raffaele Vitali - Laprovinciadifermo.com