Jaka Lakovic

Jaka Lakovic

Avelllino – Non ci sono traguardi ma solo l’obiettivo di chiudere  al massimo questo campionato”. Le parole del Direttore Operativo della Sidigas Avellino, Marco Aloi, indicano la strada che i giganti biancoverdi dovranno percorrere nelle prossime sei partite che chiuderanno la prima fase della stagione. A cominciare dalla gara di domani pomeriggio quando al PaladelMauro arriverà l’Umana Reyer Venezia allenata da uno dei due ex dell’incontro, quel Zare Markovski (l’altro è il centro Andrea Crosariol), protagonista indiscusso e scopritore di tanti talenti che hanno fatto le fortune del club irpino in anni difficili dal punto di vista economico. Adesso non sono le casse a  destare problemi ai due roster che si sfideranno alle ore 18:15. Avellino in settimana ha aggiornato il proprio roster con gli inserimenti last minute di Achara e Goldwire. Un successo nato dalla difesa, marchio di fabbrica delle squadre di Markovski: limitare le percentuali avversarie e provare a spingere in contropiede sono risultate le chiavi per avere ragione  della compagine lombarda. Uno scenario che molto probabilmente il tecnico di Skopje proverà a ripetere, sfruttando anche le non eccellenti condizioni fisiche di molti elementi della Sidigas come Biligha, Spinelli ed Ivanov. Il bulgaro è in forte dubbio nonostante venerdì sia tornato a lavorare col gruppo.Una delle chiavi di gioco sarà dettata anche dalle scelte difensive, in particolare dalle difese a zona,marchio di fabbrica di Markovski. Evoca ancora brutti ricordi a coach Vitucci la difesa a zona 3-2 usata dal suo collega nella gara d’andata, terminata 84-69 . A punire una Sidigas capace di perdere ben sei palloni nell’ultimo quarto nella sfida del PalaTiercio un Linhart da 4/6 al tiro dalla lunga distanza con venti punti iscritti a referto. Duro compito per la Scandone sarà ribaltare la differenza canestri. Un imperativo  è centrare una vittoria che manca dal 16 febbraio e chiuderebbe il discorso salvezza, cui ha fatto menzione anche capitan Spinelli in settimana. I numeri non sorridono alla Scandone che ha perso gli ultimi tre confronti contro Venezia. Vitucci (head coach dei veneti dal 1993 al 1996) è avanti 2-1 negli scontri diretti con Markovski che ha battuto sei volte  la sua ex squadra. Un motivo in più per vincere.

Venezia – Il primo passo verso i playoff passa per Avellino, in uno scontro diretto fondamentale per ambedue le compagini nella caccia ad un posto per la postseason. Sarà anche la prima per Sasha Vujacic, tesserato in tempo per la sfida di domani, il cui approdo potrebbe giocare un ruolo cruciale in questo finale di stagione, dove la sua classe e la sua esperienza potrebbero spostare gli equilibri e dare la spinta necessaria agli orogranata per la volata. Non avendo tagliato nessuno, Markovski ha scelto che toccherà ad Aaron Johnson una settimana di stop, portando in Irpinia un roster a dir poco pesante che potrebbe vedere in campo un quintetto sopra i due metri. Inoltre, all’arrivo dello sloveno ex Lakers, c’è da aggiungere anche un altro ritorno, quello di Donell Taylor, che dopo 22 gare nell’anonimato sembra essere finalmente uscito allo scoperto, guidando i compagni sia contro Sassari che contro Cremona con due prestazioni da leader vero. Particolare attenzione ai nuovi innesti della Sidigas, tra cui il nuovo play Goldwire reduce da 22 punti di media con Jesi, oltre che alla voglia di risollevarsi della compagine di Vitucci, dopo i 5 ko consecutivi ed il -4 dall’ottavo posto.  (Da Venezia Andrea Furlan)