Torino - Venezia (Foto uff. stampa Fiat Torino)

Torino – Venezia (Foto uff. stampa Fiat Torino)

AUXILIUM FIAT TORINO – UMANA REYER VENEZIA 90-93 (24-15, 20-29, 23-21, 17-19, 6-9 OT)

TORINO – Dopo la vittoria a Trento, la Fiat Torino cerca continuità di risultati nel match casalingo contro l’Umana Venezia, nel posticipo domenicale valido per l’8° turno di Serie A.

Venezia che deve fare a meno di uno dei suoi uomini più importanti, il nazionale Stefano Tonut, che ha un riacutizzarsi del problema fisico e che è costretto al forfait.

La partita inizia con Venezia che prende un margine di vantaggio grazie ad una partenza da 4/5 al tiro da due e 1 su 2 sulle triple. In difesa però Venezia patisce più del dovuto e più di una volta si dimentica di DJ White. Il lungo ex NBA, insieme ad un Washington che regala una delle schiacciate più belle di questo inizio di stagione, piazza un break di 11 a 0 che permette ai padroni di casa di chiudere avanti un primo quarto divertente e giocato bene su entrambi i lati del campo.

Venezia prova con le triple a riprendere una partita che Torino continua a giocare con intensità e ritmi alti e grazie ad un controparziale di 14-0 riesce addirittura a rimettere il naso avanti dopo essere stata sotto di 11 lunghezze, costringendo coach Vitucci a trovare contromisure adeguate alla zona messa in campo da coach De Raffaele.

Dopo la divisione dei parziali, la partita si fa più brutta e resta sospesa sul filo dell’equilibrio, con Torino che fatica a trovare il canestro e soprattutto subendo Venezia a rimbalzo offensivo.

Venezia continua a difendere a zona e la Fiat fatica a trovare il ritmo giusto nei tiratori, stasera particolarmente imprecisi dalla lunga distanza. La partita si fa anche nervosa: Chris Wright e Marquez Haynes si meritano un doppio tecnico per una discussione troppo animata. Venezia cambia la difesa e allunga la pressione a tutto campo, ma Torino non si fa trovare impreparata e riesce a mantenere il piccolo vantaggio acquisito, aggiustando un po’ le percentuali dall’arco grazie alle conclusioni di Wright e Harvey.

Gli ultimi 10 minuti si preannunciano tesi e difficili per entrambe le squadre, che infatti lottano e si danno battaglia su ogni pallone. A spezzare l’equilibrio un fallo antisportivo fischiato a DJ White, che arriva così al 3° personale e una successiva tripla da parte di Haynes che rimette avanti la squadra ospite.

A riprendere in mano la partita ci pensa Deron Washington che con la solita energia su entrambi i lati del campo trascina Torino in un finale punto a punto e la porta anche avanti 84-82 a 38” dalla fine grazie ad una tripla sullo scadere dei 24 secondi convalidata dopo gli attimi di suspence della prova televisiva. Il fallo di Wilson, autore di un’altra prova convincente, e i successivi liberi di Ejim riportano la partita in perfetta parità quando mancano 28”. Sul finire una decisione dubbia favorisce Torino. Pesic dà palla sotto a Ejim per un comodo layup, Wilson spazza da sopra il canestro in quella che sembra una netta parabola discendente e la partita va ai supplementari. Venezia non segna per i primi 3 minuti e 20 di overtime, ma Torino non riesce a scappare e Venezia con la tripla di Haynes torna avanti di 2 a 26” dalla fine e grazie alla difesa porta a casa una partita che ha meritato di vincere e che aveva già potenzialmente chiuso nei tempi regolamentari.

Per Torino resta la prova positiva contro una squadra esperta e che con questi due punti torna tra le prime quattro, consolidando le proprie aspettative di una stagione da alta classifica e rispettando quanto coach De Raffaele aveva chiesto alla vigilia, ovvero “una gara tosta e che permettesse di uscire da Torino con i 2 punti“.

Poco contento lo stesso però coach Vitucci, che ammette che “la squadra ha fatto un brutto secondo quarto difensivo, poi siamo stati poco abili e poco scaltri contro una squadra esperta e abbiamo buttato all’aria una buona prova“.