Andrea Cinciarini (Foto Veronica Longhi)

 

CANTU’ – Dal campo, la parola passa agli allenatori.

Valentini: “Ho detto ai miei giocatori che dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Due miei ragazzi sono tornati in campo oggi, dopo due mesi di assenza. Come gli altri hanno dato il 100%. Cantù ci ha portato a giocare al ritmo a cui sono abituati, hanno rinunciato a tiri per passare la palla e segnare con sicurezza. Hanno dato un’accoltellata alla nostra difesa, in questo frangente. Cantù ci ha messo sotto dopo 30 minuti, la partita è stata decisa alla fine da sei o sette bombe”.

Trinchieri: “Non era difficile prevedere lo svolgimento della partita. E’ stata dura, poi abbiamo capito che serviva mantenere la calma e muovere la palla. Allora la nostra qualità è venuta fuori. All’inizio eravamo un po’ traumatizzati, abbiamo sbagliato qualche tiro libero. I miei otto giocatori hanno giocato un secondo tempo eccellente, pur avendo perso il nostro sarto (Micov ndr) e il nostro riferimento in area (Shermadini ndr). Dobbiamo ottimizzare ciò che abbiamo. Ancora una volta la nostra gente ha capito il momento difficile che sta attraversando la squadra: affili il coltello tutto l’anno per arrivare a maggio preparato e alla fine cominci a perdere i pezzi. Fa male, e la nostra gente l’ha capito. Abbiamo perso tre palle all’inizio, e non ho sentito neppure un ‘Bu’. Questo aiuta i giocatori. E’ un gruppo di persone che mi piace. Anche con le spalle al muro e sanguinanti faremo qualcosa. Non so se basterà con i prossimi avversari, senz’altro daremo il meglio. Oggi abbiamo riavuto Basile, abbiamo avuto un grandioso Cinciarini e Maarty Leunen ha giocato la migliore partita dell’anno. E’ dura, durissima. Ma se dovessi scegliere con chi andare in guerra, io scelgo questi otto giocatori. Sceglierei comunque loro”.