Il parquet del Palamaggiò

Il parquet del Palamaggiò

E’ una Pasta Reggia scintillante quella che si presenta al Palamaggiò: senza troppi patemi i bianconeri fanno fuori la Vanoli Cremona per 92-65 e va in finale del Trofeo Irtet dove domani sfiderà la Grissin Bon Reggio Emilia. Non c’è storia avanti al pubblico casertano accorso in massa per la presentazione del roster, molto più preparati i padroni di casa che hanno i meccanismi già tirati a lucido, con i due USA Gaines e Young terrificanti in alcuni frangenti: il primo si conferma attaccante intelligente e capace di utilizzare al meglio il su tiro in sospensione, mentre l’ex Memphis quando vuole è letteralmente di un altro livello. Poca cosa nelle fila cremonesi: si gioca per nove minuti, poi la squadra di Pancotto(senza Luca Vitali) si sfalda ed è Hayes contro tutti, l’unico capace di offendere Caserta in maniera sistematica; qualche buon numero da Cameron Clark, mentre Jazz Ferguson è il più delle volte confusionario; ancora ingiudicabile James Bell, notato solo per tre falli a inizio gara. In generale i lombardi devono ancora intergarsi fra di loro, si ci cerca poco in mezzo al campo e molte volte i risultati sono rivedibili, c’è da crescere pensando che gli americani sono, al di fuori di Hyman ed Hayes, ancora da rodare in partite vere. La difesa casertana presenta ancora qualche lacuna,  dovuta a volte da ingenuità dei singoli, ma il sistema per ora pare sembra funzionare. Positivo anche Howell, che fa passi da gigante nella preparazione atletica (16 e 7 rimbalzi), notizia negativa per i bianconeri è l’infortunio di Luigi Sergio: ancora non conosciamo l’entità del problema ma ne verremo a galla. La sorpresa annunciata viene subito offerta al pubblico del Palamaggiò: Vincenzo Esposito è subito in campo nel quintetto base di Lele Molin, ed El Diablo risponde subito presente con una tripla. Cremona se la gioca sullo small ball, con il solo Hyman a sgomitare sotto canestro; il terzo fallo in pochi minuti di James Bell scombina i piani di Pancotto che deve iniziare subito ad affidarsi alla panchina. Sam Young sente l’odore del sangue e regala numeri di alta classe, Howell sotto canestro è una calamita per i rimbalzi (6 in 20’) e dopo aver concesso la passerella ad Esposito ci si mette Frank Gaines a far sprofondare gli avversari: dopo il primo quarto è subito 32-18. La Juve non si placa nel secondo quarto: Gaines continua a bombardare e la Juve allunga fino al +20 del 20’. Il secondo tempo è un lungo garbage time, con alcuni numeri di Young, Gaines ed Hayes; ma tutto il pubblico è in attesa di rivedere El Diablo per tributargli, come accaduto a 40’’ dal termine, una lunghissima e meritata standing ovation.

Pasta Reggia Caserta – Vanoli Cremona 92-65 (32-18, 22-16, 16.19, 22-12)

Caserta: Howell 16, Gaines 25, Mordente 7, Young 17, Esposito 4, Vadi, Vitali 3, Tommasini ne, Michelori 8, Sergio, Tealdi, Moore, Scott 12. Allenatore: Molin.

Cremona: Hayes 27, Gazzotti, L. Vitali NE, Mian 10, Campani 2, Ferguson 10, Mei 3, Clark 7, Bell 4, Hyman 2. Allenatore Pancotto.

Andrea Cinciarini, tra i migliori dei biancorossi con 12 punti

Andrea Cinciarini, tra i migliori dei biancorossi con 12 punti

A fare compagnia alla Pasta Reggia nella finale di domani sarà la Grissin Bon Reggio Emilia. I reggiani vincono per 84-93 contro una Sidigas Avellino poco brillante, rivelatasi ancora un cantiere aperto: si vede in molte azioni che i bianco verdi non hanno ancora un grande affiatamento, con la preparazione iniziata solo il 12 settembre. Banks non gioca per un problemino al flessore: positivo Hanga, all’altezza delle aspettative,  e bene Harper, già uno dei leader in mezzo al campo dopo nemmeno 10 giorni di conoscenza con i suoi nuovi compagni, Gaines da rivedere: ancora incerto nel controllo di palla e nel rilascio del suo tiro. Cavaliero si addossa molte responsabilità, ma la squadra di Vitucci si affida troppo a tiri da tre estemporanei per restare a galla. Reggio Emilia, pur senza l’acciaccato Lavrinovic (in cerca di un sostituto) è un passo avanti come livello di gioco: ottima e paziente circolazione di palla per le ricezioni puntuali di Kaukenas e Drake Diener, che trascinano la loro squadra in avanti. Ogni volta i biancorossi trovano uno spiraglio per le loro conclusioni da tre punti, costruite in maniera perfetta: ma nel gioco reggiano vengono coinvolti tutti senza distinzioni (lo testimoniano i 14 punti di Cervi ed i 17 di Polonara, due elementi fondamentali nel pitturato), a differenza di Avellino. Entrambe le squadre hanno sfruttato molto il tiro dall’arco, concludendo con percentuali superiori al 50% (10-18 per Avellino, 15-26 per Reggio Emilia) ma Avellino rischia di avere un notevole handicap, i tiri liberi. Poco più del 50% dalla linea della carità per i campani che può essere un fattore negativo troppo importante nelle partite future. I bianco verdi partono meglio, ma alla lunga il gioco di squadra biancorosso viene a galla: sul finire del secondo quarto Diener (16 in 20’) e soci sono sopra 46-48. Il terzo parziale allarga la forbice con la mano caldissima di Kaukenas a farla da padrone (14 nel quarto) e Reggio Emilia allunga sul 69-80 del 30’; Avellino prova a rientrare in gara con Justin Harper, alla lunga il migliore con le sue giocate in uno contro uno e portandosi dietro il ferro, ma i ragazzi di Menetti compiono sempre le scelte giuste e la vittoria rimane dalla loro parte.

Sidigas Avellino – Grissin Bon Reggio Emilia 84-93 (25-22, 21-26, 23-32, 15-13)

Avellino: Anosike 9, Gaines 10, Cadougan 2, Gioia, Hanga 13, Banks ne, Cavaliero 15, Severini ne, Cortese 7, Trasolini 4, Harper 19, Lechthaler 5. Allenatore Vitucci

Reggio Emilia: Mussini, Veccia, Polonara 17, Della Valle 5, Pechacek 2, Pini, Kaukenas 17, Cervi 14, Silins ne, Diener 26, Cinciarini 12. Allenatore Menetti