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Foto: Alessandro Montanari 2013

Il primo ad arrivare in sala stampa è il neocoach dell’Umana Zare Markovski:

“Abbiamo resistito a lungo alla spinta fisica di Milano e siamo stati bravi a non tirarci indietro, perciò penso che squadra abbia meritato la vittoria in una gara per gran parte condotta da noi. Complimenti ai giocatori hanno lavorato bene questa settimana, certamente è merito loro, spero che riusciremo a lavorare quotidianamente come abbiamo fatto questa settimana”.

Inevitabile la domanda su cosa abbia portato la squadra a rovesciare l’impressione di lunedì scorso a Siena:

“Ho pensato solo a domani, e tranne la partita con Siena questa squadra ha avuto momenti positivi. Io ho solo cercato di dare alcuni concetti difensivi che si sono visti stasera nel bene e male”.

Il coach poi ritorna alla partita: “Contro un avversario come Milano che non teme lo scontro faccia a faccia sul piano fisico abbiamo voluto giocare veloce, ed è proprio su questo che ci siamo preparati, oltre che per proporre la nostra qualità”. 

Viene sottolineata una lettura perfetta della gara, con Markovski a rispondere colpo su colpo alle scelte di Banchi:

“L’esperienza sicuramente aiuta, ma è il momento di dare un merito alla squadra. Per quanto posso cercherò di far giocare la squadra in maniera più facile cercando di soffrire meno”

Un’ultima parola viene spesa per l’MVP Andre Smith: “E’ un giocatore che può giocare da 3 a 5, e stasera è stato certamente bravo nello sfruttare i mismatch con giocatori che non lo possono tenere. E’ stato molto bravo non solo leggere i giochi e sfruttare a suo vantaggio ogni possibilità.”

Molto dopo, arriva anche coach Banchi:

“In una serata dove era ipotizzabile che il nostro avversario vivesse l’ispirazione del cambiamento e fosse forte la richiesta di riscatto per ognuno di loro, abbiamo pagato a caro prezzo una grande prestazione individuale come quella di Smith, senza dimenticare l’impatto di altri giocatori come Vitali. Ci è costato caro l’approccio alla gara nel terzo periodo, dove siamo stati troppo soft e abbiamo concesso vantaggi agli avversari concedendo anche nel quarto periodo, permettendo a Venezia di scavare un solco eccessivo che ci ha costretti a rimonta precoce nel primo caso, molto ardua nel secondo. Senza considerare gli 8 liberi, un patrimonio eccessivo che abbiamo concesso all’Umana. Ho percepito inoltre nella gara di stasera una difficoltà trovare un lineup che riuscisse interpretare la gara al meglio. Abbiamo provato modificando l’assetto quintetti, giocando due lunghi, senza, con uno soltanto, con un’alternata tipologia esterni. Ma più di questo abbiamo pagato la scarsa consistenza nella gestione dei possessi e nel piano difensivo più che a livello tattico”.


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