Coach Mazzon (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

Coach Mazzon (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

È sorridente Gigi Gresta in sala stampa. Veste la tuta della Vanoli Cremona, dopo aver sudato più delle proverbiali sette camicie sulla linea laterale di fronte alla sua panchina. Nonostante la sconfitta si dice soddisfatto della prestazione dei suoi, e pur disilludendosi circa un’eventuale aggancio all’ottavo posto, sa che l’obiettivo primario, quello della salvezza, è in cassaforte. Queste le sue parole:

“Sono felice per come i ragazzi hanno lottato fino alla fine, per come hanno reso la vita difficile ad una squadra molto brava, profonda, con rotazioni elevate come Venezia. Se guardo le statistiche, e chi mi conosce sa che non è una cosa che faccio spesso, vedo che abbiamo sbagliato 8 tiri liberi, che non è una cosa usuale per noi, e la cosa ci è costata parecchio. I ragazzi sono stati tosti, volenterosi, anche non giocando la nostra miglior partita. Mancando Harris, aver segnato 74 punti in trasferta è un buon risultato, e con la sconfitta di Biella la possibilità che io finisca per prendere i voti è sempre più lontana. Perché avevo promesso di farmi prete se fossimo retrocessi. Alla fine abbiamo cercato di chiudere sotto il gap di 4 punti per lo scontro diretto, ma non ce l’abbiamo fatta. Ora abbiamo davanti sfide belle, stimolanti: Siena, Varese, la mia Scavolini, partite che non possono che spronarci. Mi preoccuperei se non avessi a che fare con ragazzi orgogliosi, e qui l’orgoglio c’è a prescindere dall’obiettivo. Anche se con la rotazione limitata potremmo toglierci delle soddisfazioni.”

“Il rimpianto è quello di esserci lasciati riprendere un po’ troppo facilmente all’inizio del terzo quarto, che di solito è il nostro quarto migliore. Hanno messo tiri difficili, come la tripla di Clark da dieci metri, e tiri fortunosi, con la palla che ha ballato per un po’ sul ferro prima di entrare. Venezia ha comunque meritato la vittoria, ma con un briciolo di fortuna in più avremmo potuto giocarcela meglio.”

Anche coach Mazzon è soddisfatto, in primis per la vittoria, ma anche per i consolidati passi avanti messi in luce dalla sua Reyer. Al netto di un primo quarto orribile. Quello che resta più impresso al termine della sua conferenza stampa, però, sono le parole di chiusura, un po’ amare, quasi a lanciare un monito. Le sue dichiarazioni:

“Inizio da un primo quarto dove siamo stati inadeguati, poco aggressivi, abbiamo iniziato la partita troppo lenti, contratti, in un match molto importante. Tutti abbiamo commesso degli errori, io per primo, ma la reazione è stata ottima. Abbiamo giocato 30 minuti ad un’intensità incredibile, con grande cuore e determinazione, facendo attenzione anche al discorso della differenza canestri. Szymon ha commesso un grave sbaglio, che forse non ci sarebbe costato la partita, ma che ci poteva far correre qualche serio rischio. A volte bisogna solo alzare il braccio ed andare via. Loro venivano da un ottimo periodo, anche senza Lance Harris, avevano due lunghi molto pericolosi, che infatti nei primi 20 minuti hanno segnato 24 punti assieme. Sono molto contento per i ragazzi, Jiri sta trovando il suo ritmo partita, ha capito il suo ruolo. Ho sentito spesso commenti e opinioni negative, anche su di lui, ma credo che troppo spesso si vada a scovare il lato meno buono delle cose. Non so quante volte nella storia della Reyer ci siano stati due campionati consecutivi di Serie A di questo livello, forse negli anni ’70. Si dovrebbe enfatizzare di più il lato positivo, faccio fatica a capire chi cerca sempre l’opposto. Siamo un gruppo che sta facendo grandi cose, anche superando molte difficoltà.”

“In apertura invece di attaccare all’arma bianca, come con Biella, siamo andati di fioretto, abbiamo rallentato e questo ci ha tolto ritmo. Abbiamo concesso contropiede, non abbiamo tenuto gli uno contro uno, alcuni dei quali in maniera imbarazzante. Può succedere. Di sicuro è stato determinante l’apporto della panchina, i cambi sono stati molto attenti nel portare quello di cui c’era bisogno.”

“Ieri Reggio Emilia ha vinto un’altra partita su un campo difficilissimo. La classifica la potremmo guardare con cognizione di causa tra un paio di partite, ora dobbiamo concentrarci su Bologna che ha un paio di giocatori di grandissimo talento.”

“Non è stata una partita facile da arbitrare. Credo che la terna abbiamo diretto una buona gara, mantenendo un metro di giudizio fisico, maschio, ma uniforme. Il fallo tecnico è stato giustissimo. Credo che c’è una cosa cui bisgona stare molto attenti, e sono le simulazioni. Vale per tutti, anche per i miei giocatori. I contatti vanni tenuti, non accentuati.”