Cesare Pancotto

Cesare Pancotto

Marco Crespi:Innanzitutto, complimenti a Cremona per la vittoria. La nostra è stata una brutta partita, che volevamo attaccare, ma non siamo mai riusciti a farlo collettivamente. In difesa siamo riusciti a chiudere solo sporadicamente. In una partita a svolgimento a basso punteggio è inspiegabile subire un parziale come quello di inizio ripresa. Abbiamo giocato una brutta partita”.

Cesare Pancotto:E’ stata la partita della personalità, più di ogni altra. I nostri valori sono in continua evoluzione: intensità, difesa, capacità di cambiare in corso, e, a tal proposito, una chicca del mio assistente Paolo Lepore è risultata preziosa. Gli sono riconoscente. Confermata l’importanza della presenza a rimbalzo. Abbiamo vinto contro la società che in dieci anni ha interpretato la cultura del saper vincere. Prima di scendere in campo non ho detto ai ragazzi che non avrebbe giocato Rich; ho solo comunicato ai ragazzi che sarebbe partito Ndoja, proprio per non conferire risalto agli assenti ma desiderando espimere responsabilità e fiducia a chi avrebbe giocato. Come sono stati rivitalizzati Woodside e Kelly? Al mio arrivo, con i ragazzi ho iniziato a parlare della loro vita, prima ancora dell’aspetto tecnico. Oggi stiamo raccogliendo i primi risultati. Auspico un girone di ritorno che porti soddisfazioni ed il nostro obiettivo finale: la salvezza”.