Mike Green (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

Mike Green (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

È una partita per alcuni aspetti inutile quella che va in scena al Palasport Taliercio di Mestre, ma che a giudicare dall’atmosfera che trasuda dagli spalti, mette in palio qualcosa che va ben oltre i 2 punti. Per Varese c’è da lavare l’onta dell’unica sconfitta interna stagionale, firmata proprio dalla Reyer lo scorso 13 Gennaio; per Venezia, messa in cassaforte la seconda qualificazione consecutiva alla post season ed assicurato l’accoppiamento proprio con la capolista lombarda, c’è da mettere in chiaro che il ruolo di sparring partner poco si addice alla formazione di coach Mazzon.

Venezia: Clark, Young, Diawara, Szewczyk, Magro.
Varese: Green, Banks, Ere, Ivanov, Dunston.

Le prime battute del match sono tutte di Varese, che con Banks, Green ed Ere allunga sul 2-7 dopo appena due minuti di gioco. A rispondergli è Kee Kee Clark, che scopre immediatamente le carte, firma il pari con 5 punti in un minuto, e fa intendere di essere in discreta serata. Coach Vitucci tiene in campo Bryan Dunston nonostante gli vengano fischiati due falli in un amen, e l’americano ringrazia con i canestri dell’8-11. Un gioco da tre punti firmato Ivan Zoroski riporta in parità le squadre, aprendo un parziale favorevole agli orogranata: secondo fallo a Mike Green, tecnico a Vitucci e Venezia prende il primo vantaggio significativo della partita, 20-14. Ci pensa Erik Rush a ricucire in parte lo strappa, infilando la tripla che vale il 21-17 di fine primo quarto.

La seconda frazione si apre sulla falsariga della precedente, con Jiri Hubalek che schiaccia subito il pallone del +6, e Szymon Szewczyk che sigla il massimo vantaggio con la prima tripla dell’Umana: 27-19 al 12′. La partita, improvvisamente, si blocca: Venezia e Varese restano quasi tre minuti senza violare le rispettive retine, e ci vogliono un libero di Talts ed un jumper di Alvin Young per smuovere il punteggio. Varese accorcia, Venezia attacca disordinatamente. Una serie di contropiede ospiti riporta Green e la Cimberio a contatto, preludio al sorpasso firmato Adrian Banks con un canestro dall’arco: 35-37 Varese al 19′. Un vantaggio esiguo, che resta tale anche dopo il canestro di Clark ed il 2/2 dall’arco di Banks. 37-39 e squadre negli spogliatoi.

Il terzo quarto è inaugurato dalla seconda tripla di Szewczyk e della Reyer, cui rispondono in serie Talts e Dunston. Il centro della Cimberio manda in scena un duello atipico con Kee Kee Clark, con i due che si scambiano prodezze sulle due metà campo offensive: al 24′ è ancora +4 Varese. Marconato, tra i più positivi, e Diawara schiacciano i punti del 50 pari; Green e Young si scambiano cortesie, mentre Ebi Ere manda a bersaglio i 5 punti consecutivi che valgono il primo allungo ospite significativo dal 2-7 d’apertura: 52-57. Clark e Green vanno ancora a bersaglio dall’arco, e sono i primi punti du Massimo Bulleri a fissare il punteggio dul 57-60 dell’ultima pausa.

La quarta frazione di gioca è di un’altro livello. Varese alza l’asticella dell’intensità difensiva, allungando con un gioco da tre punti targato Rush: 59-64. Szewczyk raccoglie il quinto fallo personale con un blocco irregolare in attacco,con Achille Polonara che poco dopo commette un fallo antisportivo su Daniele Magro. 1/2 del padovano e tripla di Clark che si spegne sul ferro. 64-67 al 36′. 4 punti di Dunston fanno rimettere il naso avanti alla Cimberio, 66-71. Varese s’inceppa. Clark e Zoroski aprono un parziale letale, firmato in primis da Kee Kee Clark, ma anche da Daniele Magro, che dopo una prestazione eufemisticamente opaca, piazza una rubata ed un tap-out decisivi, su cui il folletto numero 5 mette la ciliegina con la tripla del 75-71 da otto metri. Finisce 76-71, Varese, se ce ne fosse stato il bisogno, è in guardia. Venezia è pronta.

Umana Venezia – Cimberio Varese 76 – 71 (21-17, 16-22, 20-21, 19-11)

Venezia: Clark 25, Bulleri 2, Diawara 8, Marconato 2, Zoroski 11, Szewczyk 9, Young 9, Bowers 1, Rosselli 4, Magro 3, Hubalek 2, Candussi NE. Allenatore: Mazzon.
Varese: Banks 7, Rush 13, Talts 6, De Nicolao 0, Green 13, Balanzoni NE, Bertoglio NE, Cerella 0, Ere 14, Polonara 2, Dunston 13, Ivanov 3. Allenatore: Vitucci.

Arbitri: Lanzarini di Bologna, Seghetti di Livorno, Weidmann di Campobasso.

Spettatori: 3316.

Il migliore: Kee Kee Clark. Posseduto. La tripla del definitivo allungo, da sola, gli vale la platonica palma di MVP dell’incontro.
Il peggiore: Dejan Ivanov. Glaciale, non di sangue, ma di mano. Nemmeno in lunetta raccoglie quanto dovrebbe, finendo con 3 liberi realizzati su 6.