Alvin Young

 

UMANA REYER VENEZIA – ACEA ROMA  83-69 (27-22, 42-41, 70-51)

UMANA REYER VENEZIA: Clark 20, Allegretti 0, Tomassini 0, Slay 6, Szewczyk 7, Meini 3, Young 23, Bowers 13, Fantoni 6, Rosselli 2, Magro 0, Candussi 0. All.Mazzon

ACEA ROMA: Marchetti ne., Tonolli 0, Mordente 4, Crosariol 0, Datome 22, Kakiouzis 0, Gordic 8, Maestranzi 0, Tucker 16, Varnado 13, Slokar 6. All.Calvani

 Spettatori: 4000 circa

Arbitri: Cicoria (MI), Duranti (PI), Caiazza (NA)

TREVISO – La Reyer Venezia impiega quasi tre quarti per avere la meglio dell’Acea Roma, che è rimasta in piedi fino a quando le sfuriate offensive di Tucker e l’atletismo di Varnado hanno concesso. L’assenza di un playmaker affidabile in cabina di regia è stata evidente per i capitolini, incapaci di capitalizzare la propria superiorità in termini di centimetri ed intimidazione. Il parziale decisivo sul finire del terzo quarto, coinciso con l’uscita dal campo di Varnado per un prematuro quarto fallo ed il solo Datome a reggere l’attacco dell’Acea. Per la Reyer grandissima prestazione di Clark e del sempreverde Young, spietati nel colpire Roma nei momenti chiave dell’incontro.

 Questi i quintetti in campo alla palla a due:

Umana Venezia: Clark, Young, Slay, Szewczyk, Fantoni

Acea Roma: Gordic, Tucker, Datome, Varnado, Slokar

Inizio di gara intense ed equilibrato, con Venezia a soffrire la fisicità di Varnado sotto le plance, compensata però dalla buona mano di Young e Clark che porta il 10-9 del 4’. Venezia alza il ritmo dell’incontro, provando a sfruttare le armi a lei convenzionali: la transizione primaria e secondaria, che portano in dote punti semplici ed il primo lieve vantaggio dell’incontro. Varnado però è un’iradiddio in entrambe le metà del campo, risultando un rebus di difficile risoluzione per Mazzon. Le bombe di Clark e Young confermano la mano calda delle guardie veneziane, regalando il 22-16 Umana all’8’. Allegretti sfiora il canestro fil di sirena, con la Reyer a concludere il primo quarto in controllo, sul 27-22.

Calvani schiera i suoi a zona all’inizio del secondo quarto, provando a portare la Reyer in un terreno meno congeniale. Le numerose palle perse di cui si macchia l’Acea in attacco però pregiudicano però la strategia, permettendo nuovamente al team oro granata di colpire in transizione, con Clark a siglare la bomba del +10, 36-26 al 14’. Venezia inizia a sbagliare qualche canestro contro la zona romana e l’Acea con Tucker riporta il passivo sotto la doppia cifra, 39-31 al 17’. Roma inizia a capitalizzare la mobilità e la capacità di intimidazione sul fronte difensivo di Varnado, mentre in attacco Tucker si rende protagonista di una sfuriata offensiva che permette all’Acea di concludere il primo tempo sotto di una sola lunghezza, 42-41.

Venezia prova a rimettere l’inerzia dell’incontro nelle sue mani ad inizio ripresa, provando a capitalizzare le buone percentuali dal campo avute durante tutta la serata. Varnado continua tuttavia ad imperversare nell’area dell’Umana, con il punteggio che vede gli uomini di Mazzon avanti 51-47 al 25’. Il lungo americano dell’Acea commette però un quarto fallo prematuro, costringendo Calvani a mettere in campo un acciaccato Crosariol. Venezia trova così  la strada spianata, e con un 12-2 targato Kee Kee Clark si porta sul 63-49 del 27’, e l’inerzia dell’incontro completamente rovesciata. L’Umana controlla con autorevolezza l’incontro, con Roma incapace senza Varnado di opporre una resistenza credibile. Clark continua così a dare spettacolo ed il terzo quarto si conclude con Venezia avanti 70-51.

 All’inizio dell’ultimo quarto Venezia piazza altri due contropiedi micidiali, con Roma ad alzare definitivamente bandiera bianca, per il 74-51 del 32’. Gli ultimi minuti sono di pura accademia, con ampio spazio anche per le seconde linee Reyer, fino all’ 83-69 della sirena finale

MVP: Alvin Young, 37 anni e non sentirli, 23 punti leadership e spettacolo.

Il Peggiore: Nemanja Gordic, Roma ha bisogno di ben altro dal proprio playmaker titolare, assolutamente deludente.