L’INTERVISTA IMMAGINARIA A… Ferdinando Minucci

 

Scusi, come dobbiamo chiamarla?

–         Beh… Sono parecchi anni che ci conosciamo, chiamami tranquillamente Eminenza.

Sua Eminenza, quindi, l’altra settimana il Principe tra le stelle, Cesare Rubini, ha detto che Siena, pur bravissima, fa solo i proprio interessi, se ne frega del movimento e non è un modello esportabile.

–         Primo: le mie orecchie non arrivano così lontano. Figurati. Ho già un gran daffare per sentire tutto quello che capita in terra. Secondo: lo sanno tutti che Quello lassù vede soltanto Milano, e che il basket è bello solo quando vince l’Olimpia. Terzo: che dovrei fare? Cedere Bo McCalebb per rendere il campionato più competitivo e interessante? Ma fatemi il piacere. L’equilibrio lo chiedete solo quando vince Siena? Se gli altri non sono in grado di batterci, mica sarà un demerito nostro…

Molti anni fa, l’avvocato Porelli diceva che per il bene del basket ogni 2/3 anni il titolo lo dovevano vincere Roma o Milano, in tutti gli altri anni, naturalmente, la sua Virtus Bologna…

     – Mamma mia… Che gente!

Intanto, lei all’Armani ha rifilato Malik Hairston, il pacco perfetto…

–         Proprio perfetto – ride di gusto – Perché nessuno può discutere il valore tecnico e agonistico del giocatore, ma soltanto io sapevo che era sempre rotto…Che ci posso fare? Maroooo… quanto sono bravo.

Abbiamo letto che la stessa Milano l’avrebbe contattata per averla come Gm il prossimo anno?

–         Basta che il mio amico Livio Proli non faccia come in passato, quando per lo stesso ruolo telefonò a Maurizio Gherardini e Toni Cappellari, poi non si fece più sentire…

Allora conferma? Anche se il presidente dell’Armani smentisce furiosamente? Anzi, qualche maligno ha pensato ad una Sua auto-candidatura

–         Quando mai! Dovessi auto-candidarmi lo farei solo alla Presidenza della Repubblica  Italiana.

Comunque sia, lo sa, vero, che a Milano, città piena di forze centrifughe, non potrà controllare tutto e tutti come a Siena?

–         E chi ti dice che non abbia già messo il mio bel cavallone di legno all’interno della cerchia dei Navigli, con dentro i miei fedelissimi e anche qualche buon giornalista? Per fare come Ulisse… Maroooo… come sono astuto… Alla conquista di Troia.

Eminenza, dovesse andarsene a cercare un’altra chiesa, con la “senesità” come la mette?

–         Quella resta, e resterà, per sempre. Ma se si restringono i cordoni della borsa, che dovrei fare, mica posso restare in eterno in Vaticano…?

Già..

–         D’altra parte, anche Nostro Signore stava tanto bene in Paradiso, ma ha deciso di sacrificarsi e scendere in Terra per salvare il mondo.

Già, è il paragone che ci sembra calzante…

 

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WERTHER PEDRAZZI