veroliFROSINONE – Nella conferenza stampa post derby perso contro Ferentino, il coach di Veroli Germano D’Arcangeli si è sfogato sulla situazione societaria del Basket Veroli. Per prima cosa il coach romano svela alcuni retroscena sulla faccenda Alex Legion:”Innanzitutto dico che con la società abbiamo stabilito ad inizio settimana di cedere Alex ma credo che se ci sono dei contratti essi devono essere rispettati quindi o andava via lui oppure dovevamo dargli qualcosa in cambio. A causa dell’assenza di liquidità abbiamo deciso di cederlo anche per guadagnare una buona uscita che non è stata pagata.” Successivamente D’Arcangeli dice che “questo non è il problema principale” spiegando che l’obbiettivo era di ristrutturare il club e prosegue che “ciò non è accaduto né dal punto di vista filosofico né dal punto di vista pratico“. Inoltre D’Arcangeli, riferendosi al presidente Massimo Uccioli, aggiunge che non doveva dire in settimana che contro Ferentino avremmo toccato il fondo perché, essendo ragazzi di diciassette o diciotto anni, i ragazzi si demoralizzano facilmente e non meritano ciò”. Successivamente chiarisce anche la posizione del GM dimissionario Michele Martinelli affermando cheha contribuito e contribuirà al progetto e lo difenderò sempre fino alla morte” e aggiunge “il rappresentante della Stella Azzurra sono io e che mi sono ritrovato a fare ciò contro la mia volontà. Non sono uno che fa gli accordi ma per le dimissioni di Martinelli mi sono ritrovato in questa posizione spiacevole.”. Inoltre D’Arcangeli confessa che è stato ingenuo perché non ha chiesto garanzie ad Uccioli e Martinelli prima dell’inizio della stagione. Ultimo argomento, ma non il meno importante, riguarda il caso di Jakub Wojciechowski, il quale non si è allenato per tutta la settimana a causa del mancato pagamento degli stipendi arretrati. L’allenatore spiega che “non poteva giocare con questo stato d’animo ed anche se fosse stato bene fisicamente non l’avrei fatto giocare per etica”. 

Sicuramente da questa conferenza stampa trapela il fatto che il rapporto tra il coach e il presidente è incrinato e solo nella nuova assemblea del CDA verolano del 15 dicembre 2014 si stabilirà la sopravvivenza del club giallorosso. Sicuramente ci sono ancora alcuni punti interrogativi come la questione Wojciechowski o i rumors di mercato che riguardano Alessandro Grande ma tutte le situazioni che riguardano il Basket Veroli saranno chiare dopo l’assemblea dei soci.

Pronta la risposta del Presidente tirato in causa dal coach romano:

Basket Veroli nella persona del presidente Massimo Uccioli apprende con rammarico le gratuite dichiarazioni rilasciate dal coach Germano D’Arcangeli alla stampa. Pur volendo riconoscere la probabile avventatezza delle parole, rese nell’immediatezza dell’ennesima sconfitta, è assolutamente inaccettabile la presa di distanza dell’allenatore dalle scelte che hanno portato alla risoluzione del rapporto con l’atleta Legion, sulle quali lo stesso coach era perfettamente d’accordo, al punto da ritenerlo già da tempo distante dai compagni e dal progetto sportivo, in una situazione di sostanziale ingestibilità (e per cui la società ne è venuta a conoscenza con notevole colpevole ritardo). Altrettanto incredibili sono le lamentele relative alla difficile situazione economica e finanziaria, che da tempo sono denunciate dalla società. Esse non costituiscono una novità per alcuno ne tantomeno per l’allenatore, il quale è da sempre perfettamente al corrente di quale sia nello specifico ogni situazione. Le difficoltà dell’allenatore e della Stella Azzurra sono esattamente le medesime nelle quali si ritrova il Basket Veroli e sono il frutto di un equivoco che ha un nome e un cognome: Michele Martinelli. Il signor Martinelli a nome della Stella Azzurra ha pattuito con la nostra società la condivisione delle spese al 50% cosa che puntualmente non è avvenuta. La difesa d’ufficio, pertanto, nei confronti di Martinelli manifestata al termine della partita con Ferentino appare quanto meno azzardata se non fuori luogo. La partita è stata tutt’altro che un gioco al massacro per i ragazzi. A loro, dalla società e dagli sportivi, viene riconosciuto una partita di grande orgoglio e di grande maturità onorando il campo e rispettando la maglia che indossavano. Questi ragazzi sono il vanto riconosciuto degli sportivi che all’unanimità hanno tributato loro applausi e ringraziamenti, che sono stati rivolti anche allo stesso coach .E’ da questi nostri ragazzi che vogliamo ripartire andando a colmare i tasselli che sono rimasti vacanti per mantenere vivo il nostro progetto iniziale.

A questo punto la domanda principale è: Sopravviverà il Basket Veroli nonostante tutte le vicissitudini economiche? 

 


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