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Dopo il girone Est, ecco il ranking di Dailybasket sul girone Ovet. Piccolo disclaimer prima della lettura. A nostro parere il girone Ovest sarà quanto mai equilibrato, molto più diquanto successo la scorsa stagione, quando l’accesso e la griglia playoff si decise solo all’ultima giornata. La sensazione è che sia veramente difficile fare un pronostico perché in questo girone una vittoria in più o in meno potrebbe anche fare la differenza tra una grande stagione e una deludente. Quindi, “maneggiare con cura”!

BENACQUISTA LATINA

Conclusa un’annata tutto sommato non troppo deludente, considerati i tanti infortuni che hanno riguardato soprattutto gli atleti stranieri, Latina ha dovuto a malincuore dire addio a due dei “pilastri portanti” della squadra: Tavernelli e Ihedioha hanno infatti salutato, lasciando un vuoto enorme in termini di leadership, talento e duttilità. Per ripartire si è deciso di puntare sulla promozione in quintetto del combattivo e versatile Uglietti, giovane esterno in crescita esponenziale, e sugli innesti degli ottimi Poletti, centro reduce dalla migliore stagione in carriera, e Rullo, giocatore in grado di fare la differenza e di giostrare senza problemi come play o guardia anche se un pò discontinuo. Regalano meno certezze i due USA scelti e soprattutto la panchina: il play Deshields e il lungo Arledge sono entrambi alla prima esperienza in un campionato di alto livello, essendo il primo in uscita dal college e il secondo proveniente dal modesto campionato svizzero; hanno buone qualità, ma servirà probabilmente tempo per adattarsi alla nuova realtà. Tra le seconde linee infine manca sicuramente un elemento di esperienza ed affidabilità: solo Pastore e forse Allodi, mai però veramente convincente lo scorso anno tra Legnano e Recanati, sembrano pronti a dare un minimo contributo; con il play Mascolo, ex Auxilium, e i prodotti del vivaio Di Ianni e Mathlouti ci vorrà più pazienza. Coach Gramenzi dovrà lavorare parecchio per ricavare il meglio dai tanti giovani e raggiungere così senza troppi patemi l’obiettivo salvezza.

NPC RIETI

Nonostante le difficoltà economiche evidenziate dal presidente, la società reatina ha allestito una squadra che ha tutte le carte in regola per riottenere la salvezza evitando anche la spiacevole appendice dei playout. Rispetto alla passata stagione l’organico sembra più lungo e ricco di talento, ma con consistenza da verificare sotto canestro: coach Nunzi potrà ancora fare affidamento sulle doti realizzative di Pepper e sul tatticamente prezioso Benedusi, nuovo capitano del gruppo; accanto ad essi evoluirà Zanelli, emergente play voglioso di riscatto dopo l’altalenante esperienza di Omegna. Mancherà invece la solidità in area che garantiva l’italoamericano Mortellaro: Sims ha mano educata e classe sopraffina, ma anche nomea di giocatore un pò soft e poco avvezzo alle battaglie sotto i tabelloni, mentre Chillo pare ancora troppo leggero e discontinuo. Anche Eliantonio, prima alternativa tra i lunghi, ha caratteristiche troppo simili ai titolari, ma assieme al giovane Di Prampero ed al più esperto Casini forma un’interessante batteria di tiratori che aumenta la qualità delle rotazioni. In definitiva Rieti dà l’impressione di avere un ottimo potenziale offensivo, ma rischia di pagare dazio in difesa e a rimbalzo; se il tecnico sarà bravo a trovare i giusti accorgimenti per mascherare i difetti i laziali navigheranno in zone tranquille.

UNICUSANO VIRTUS ROMA

Estate travagliata per la società capitolina che ha rischiato di rimanere esclusa a causa di un ritardo nel pagamento della tassa di iscrizione; scongiurato il pericolo all’ultimo ricorso utile, la Virtus ha potuto di nuovo pensare solo al campo. Il mercato non è stato di alto profilo, ma ha consegnato al nuovo coach Corbani una squadra adatta al suo stile di gioco, improntato su forza, freschezza atletica e tiro da fuori, e soprattutto con età media decisamente inferiore rispetto a quella fin troppo esperta dell’anno passato: già prima del fattaccio Roma si era mossa discretamente bene confermando il giovane Benetti e Maresca, in fase calante ma sempre utile per carisma e spirito di sacrificio, ed inserendo altri due lunghi di prospettiva come Landi e Vedovato. Certificata l’iscrizione è stato possibile completare il roster con gli ingaggi di Chessa, uomo di rottura che avrà il compito di segnare con continuità e dare supporto in regia, Sandri, cavallo di ritorno che garantirà difesa ed atletismo al reparto esterni, e di due americani tutti da scoprire, ma che in pre-season hanno destato buone impressioni: Raffa, di passaporto italiano, è un play in grado di creare per sè e per i compagni, ma ha finora quasi sempre disputato campionati poco competitivi, mentre Brown è un’ala/centro rookie longilineo ed esplosivo che se non altro regalerà giocate spettacolari al pubblico. La squadra è giovane e intrigante, ma forse un pò troppo leggera sotto canestro e con qualche scommessa di troppo da vincere; da esse e da un ambiente che dovrà regalare tranquillità e non ulteriori preoccupazioni dipenderà la stagione virtussina.

MENS SANA BASKET 1871 SIENA

A differenza delle nobili decadute ad Est, Siena non può ancora ambire a posizioni di vertice. Anche il quinto posto ottenuto nel precedente torneo sarà difficile da riconquistare, in quanto l’organico attuale pare incompleto e privo di esperienza tra le seconde linee. L’acquisto migliore della nuova Mens Sana è Griccioli, tecnico che in categoria ha sempre ottenuto risultati superiori alle aspettative sia a Scafati che a Casale, e trasmetterà al gruppo motivazioni e forte senso di appartenenza, essendosi formato proprio nel settore giovanile senese. Sul campo invece si fa affidamento sull’estro dell’altro toscano doc Saccaggi in regia e sulle doti realizzative del tiratore oriundo Tavernari e di Harrell, guardia con ampio bagaglio tecnico e fisico possente. Sotto canestro l’imponente Myers, pescato nella terza divisione francese, dovrebbe assicurare rimbalzi e protezione del ferro, mentre il capitano Flamini non farà mancare difesa ed intensità, ma nè lui nè gli acerbi Pichi e Vildera sembrano fornire sufficienti garanzie come titolari. Anche tra gli esterni scarseggiano le alternative: dei tre prodotti del vivaio Cappelletti, Bucarelli e Masciarelli solo il primo ha già dimostrato di poter competere a questi livelli. Allo stato attuale ambire alla post season non sembra possibile, servirebbe completare il mosaico con un lungo da quintetto (Brkic, appena firmato da Verona, sarebbe stato l’ideale) per non rischiare di cadere nell’anonimato.

EUROBASKET ROMA

Ottenuta una storica promozione in A2 la seconda squadra della capitale ha operato con sagacia sul mercato: confermati alcuni dei punti fermi della stagione di B, compreso l’emergente coach Bonora, l’organico è stato completato con l’ingaggio di elementi di esperienza e di un paio di americani di primissima fascia. Deloach, realizzatore sopraffino ormai veterano della categoria, ed Easley, esplosivo centro con esperienze di A alle spalle, sono due autentici “colpi” che garantiscono rendimento elevato e tanto spettacolo. In cabina di regia è stata confermata la fiducia all’oriundo Stanic, mentre nel ruolo di ala piccola si divideranno minuti i navigati Righetti e Malaventura, ormai non più al top fisicamente ma ancora in grado di contribuire per carisma e doti tecniche. L’unico vero problema dell’Eurobasket è piuttosto da ricercare sotto i tabelloni dove, Easley a parte, sembrano mancare peso e alternative: da “4” agirà infatti il versatile Bonessio, che ha però caratteristiche più da “all around” che da uomo d’area e viene inoltre da un’annata ricca di infortuni, mentre l’unico cambio nei due ruoli sarà Vangelov, centro di imponente stazza ma poco convincente a Casale nello scorso torneo. Il tiratore Petrucci e il play/guardia Fanti, protagonista fin dalla D della scalata dei capitolini, completano le rotazioni a disposizione di Bonora. Parlando di una neopromossa, l’idea di partenza è di ottenere una salvezza tranquilla, ma come Agropoli insegna se hai due stranieri dominanti e una buona chimica di squadra nulla è precluso.

VIOLA REGGIO CALABRIA

Dopo una deludente stagione chiusa fuori dai playoff nonostante gli iniziali sogni di gloria e un mercato fatto di nomi altisonanti, i calabresi hanno saggiamente deciso di tenere un più basso profilo. A dirigere il nuovo corso è stato chiamato Paternoster, allenatore della rivelazione Agropoli che lavorerà su un roster costruito ricalcando proprio le caratteristiche tanto care ai cilentani: la guardia Legion e il centro Radic, già esperti della categoria, saranno i due stranieri da venti di media su cui graverà gran parte del peso offensivo della squadra; il play Marulli, fortemente voluto dal tecnico, la polivalente ala Micevic e il figliol prodigo Fabi, giocatore completo e di rara utilità tattica, avranno il compito di punire i frequenti raddoppi delle difese avversarie sulla sopracitata coppia. Dalla panchina uscirà poi un gruppo di riserve dall’età media molto bassa: il “veterano” sarà il tiratore classe ’93 Fallucca, reduce da un discreto campionato con Barcellona, ma potrebbero sorprendere in particolar modo il diciannovenne Caroti, play già top scorer a Cecina in B, e l’ala/centro ventenne Lupusor, unica conferma dall’anno passato che se dimostrerà ulteriori progressi potrebbe anche scalzare Micevic nelle rotazioni del tecnico. Così come per le altre squadre che hanno adottato la stessa strategia, anche le fortune della Viola dipenderanno tanto dal rendimento degli stranieri: se non si accontenteranno di accumulare statistiche personali, ma sapranno essere realmente determinanti la classifica sorriderà a Reggio Calabria.

BASKET AGROPOLI

La sorprendente compagine campana si appresta ad affrontare il suo secondo campionato di A2 ben conscia che sarà molto complicato ripetere il miracolo sportivo della passata stagione. In estate tanti protagonisti di quel secondo posto raggiunto contro ogni pronostico hanno cercato fortuna altrove, a partire da coach Paternoster fino ad arivare alla stellare coppia USA Roderick-Trasolini. La società ha optato quindi per un allenatore preparato ed esperto di categoria come Finelli cui ha consegnato un organico molto simile al precedente per impostazione: si punta forte su stranieri in grado di fare la differenza e si scommette su un nucleo italiano formato da mestieranti e giovani promesse. L’importante scelta degli USA è ricaduta sul “fratello d’arte” Langford, lungo dinamico e con mano tutt’altro che disprezzabile, e Donell Taylor esterno che, anche se non più al top fisicamente, ha talento sopraffino, può tranquillamente ricoprire tre ruoli e vanta in carriera due promozioni ottenute con Casale e Reggio Emilia. Sono poi arrivate le gradite conferme del polivalente Carenza, del giovane esterno Romeo e del combattivo Santolamazza, che si giocherà il posto da titolare col nuovo arrivato Contento, altro play di sicuro affidamento. Completano il quintetto due talenti finora mai completamente sbocciati, il centro Molinaro e l’ala piccola Turel. Merita infine un occhio di riguardo l’under Lucarelli, tra i migliori prospetti dell’ultima B. Rispetto allo scorso anno il roster sembra più profondo, ma forse qualitativamente inferiore; bisogna inoltre considerare che Agropoli non godrà più del fattore sorpresa ed è dunque difficile pronosticarla in zona playoff, anche se mai come in questo caso saremmo contenti di essere smentiti.

REMER TREVIGLIO

Continuità è la parola chiave per i lombardi: sulla falsariga degli ultimi anni si prosegue con un progetto volto allo sviluppo di interessanti prospetti nazionali senza mai trascurare i risultati di squadra. Questa stagione verrà con ogni probabilità concesso molto spazio a ben cinque under: i due prodotti del vivaio locale Dessì e Mezzanotte, l’esterno Pecchia scuola Armani e i freschi campioni d’Italia U20 con Cantù, Cesana (play) e Nwuohuocha (centro). Assieme all’ala tiratrice Genovese, sono loro le prime alternative ai titolari ed affidati alle cure di coach Vertemati, ormai al sesto anno su questa panchina, avranno certamente l’opportunità di crescere e dare un importante contributo. Se le seconde linee saranno tutte da scoprire, gli uomini del quintetto daranno invece fin da subito garanzie di buon rendimento: a fianco dell’ala lituana tuttofare Sorokas e dell’efficace asse play/pivot Marino-Rossi agiranno due nuovi elementi di indiscusso valore; Marini, duttile esterno consacrato dall’ottimo campionato disputato a Roseto, e Sollazzo, swingman italoamericano prolifico e spettacolare. L’alta qualità dello starting five dovrebbe da sola garantire una salvezza tranquilla, ma è facilmente intuibile che il reale valore di Treviglio dipenderà molto dal comportamento dei tanti giovani.

EUROPROMOTION LEGNANO

Potrà essere un’impressione sbagliata, ma questi Knights intrigano parecchio nonostante arrivino da una stagione negativa in cui la sfortuna ha avuto però un ruolo decisivo. Rispetto allo scorso anno la squadra di coach Ferrari ha perso un solo giocatore davvero importante, il produttivo lungo Pacher, ma può contare su due aggiunte di alto livello: Ihedioha e Mosley, in arrivo da Latina, si completano alla perfezione nel pitturato; entrambi ben strutturati dal punto di vista fisico, portano in dote il buon gioco fronte a canestro dell’italonigeriano e i rimbalzi e l’intimidazione dell’esplosivo centro americano. Ma il “colpo” più importante è rappresentato dal recupero di un giocatore chiave come Frassineti, finalmente ristabilito dopo il grave infortunio subito lo scorso dicembre: l’ala aveva iniziato alla grande e con lui in campo i lombardi veleggiavano a metà classifica salvo poi crollare in sua assenza con un desolante record di 4 vittorie e 12 sconfitte; averlo a disposizione per l’intero campionato è dunque fondamentale. Per il resto l’organico è rimasto invariato: Raivio, tra gli stranieri più completi e continui dell’intera categoria, e il positivo Palermo si alterneranno ancora nei ruoli di play e guardia, mentre in panchina scalpitano il dinamico esterno Martini, l’all around Maiocco e si confida nella crescita del play Navarini e del lungo Sacchettini. Se la fortuna non girerà più loro le spalle non è folle considerare i Knights possibili candidati ad uno degli ultimi posti utili per i playoff.

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO

Dopo l’ottavo di finale playoff perso solo all’ultimo respiro e dopo aver lottato come leoni contro la forte Treviso, i rossoblu ripartono nuovamente nel segno della continuità: confermato staff tecnico e zoccolo duro, da capitan Niccolò Martinoni alla sua settima stagione in rossoblu, al play Giovanni Tomassini, passando per l’esperto e talentuoso Brett Blizzard e lo specialista difensivo Nicola Natali. Conferme che garantiscono solidità, credibilità e consistenza alla squadra di Casale Monferrato. L’arrivo del play Di Bella aggiunge esperienza, affidabilità e punti in un ruolo chiave, probabilmente scoperto nella passata stagione. L’addizione di due USA di grande atletismo e fisicità completa il quintetto di coach Ramondino fornendo maggiore esplosività rispetto alla scorsa stagione: Il lungo Jordan Tolbert, infatti, ha già preso posto sotto le plance dimostrandosi capace di fornire un prezioso contributo su entrambi i lati del campo, capace di conquistare rimbalzi e contatti preziosi. Qualche difficoltà, invece, per l’esterno Emegano, ancora piuttosto estemporaneo nei giochi del coach rossoblu, nonostante bottini di punti che recitano anche oltre i 20 in preseason, ma dotato di talento sufficiente per confermarsi l’uomo giusto al posto giusto. I giovani Severini e Bellan potrebbero, poi, allungare un roster costruito per provare a guardare sempre più in alto, per una Novipiù che conferma le ambizioni di playoff anche per la stagione in corso.

GIVOVA SCAFATI

Se il buongiorno si vede dal mattino la stagione dei campani non parte sotto buoni auspici. In estate ha regnato il caos: scongiurata la cessione del titolo a Bergamo è scoppiato il caso Zanchi, che dopo appena due mesi dalla firma ha rassegnato le dimissioni. Scafati è corsa subito ai ripari ingaggiando Markovski, di ritorno in Campania dopo l’ultima non esaltante esperienza a Caserta: a lui è affidato il compito di riordinare le idee e gestire un organico ancora competitivo, ma che pare meno profondo sia tecnicamente che numericamente rispetto allo scorso anno. Nonostante le importanti defezioni di elementi del calibro di Mayo, Portannese e Simmons, il quintetto base rimane sempre di ottimo livello: accanto all’unico confermato Baldassarre sotto canestro è arrivato il centro Fantoni, che già in Supercoppa ha dimostrato di avere pochi eguali tra i lunghi italiani di categoria. Il talento non manca nemmeno nei ruoli di guardia ed ala piccola, anche se il cecchino Fischer è alla prima esperienza da professionista e Santiangeli da Jesi deve essere verificato in un contesto di medio-alta classifica, mentre in regia l’israeliano Naimy, arrivato in sostituzione del play Williams precedentemente scelto da Zanchi, vanta esperienza europea, precisione al tiro e buona visione di gioco. Pare esserci invece meno qualità in una panchina che può ancora contare su Crow e Ammannato, ma è orfana del duttile Spizzichini e del veterano Rezzano; gli esterni Panzini e Perez colmano solo in parte il gap. Una riconferma ai vertici sembra difficile da pronosticare ma, salvo ulteriori stravolgimenti, l’accesso ai playoff non è in discussione.

ANGELICO BIELLA

Biella riparte dalla coppia USA formata da Hall e Ferguson che per 15 gare fece letteralmente sognare in grande i tifosi dell’Angelico, prima dell’infortunio del lungo rossoblu. Recuperato il gap nei confronti delle prime otto, i ragazzi di coach Carrea dovettero rinunciare ai Playoff proprio nelle ultime partite giocate senza il lungo americano. Tornato in Piemonte dopo aver fugato ogni dubbio sul suo recupero fisico, Hall può riprendere il discorso bruscamente interrotto, dominando sotto le plance e riaprendo il gioco per Ferguson, sfruttando così la grande pericolosità sul perimetro di Jazzmarr. Conferme anche per Venuto, capace di garantire buona affidabilità in cabina di regia, e soprattutto per Niccolò De Vico, in continua crescita ed ulteriormente responsabilizzato dai gradi di capitano. Le addizioni di Amedeo Tessitori (gran bel talento mai pienamente sbocciato che a Biella avrà un’importante chance) e James Udom blindano le plance, concedono un più giusto recupero ad Hall, offrendo a coach Carrea un pacchetto di lunghi di prim’ordine. Coraggiosa, infine, la scelta di puntare su una panchina giovane, promuovendo i promettenti giovanotti dell’U20 biellese Pollone (miglior quintetto Under 20), Wheatle, Massone e Rattalino. Ma anche una scelta corretta, fatta in considerazione di una guida tecnica e societaria sempre attenta alla crescita delle nuove leve. Proprio la panchina sarà il nodo cruciale per concretizzare le ambizioni dell’Angelico che potrebbe puntare ad una qualificazione ai playoff soprattutto nel caso in cui riesca a trovare alternative valide ai primi 6 uomini in rotazione.

ORSI TORTONA

Archiviata la splendida stagione passata, Derthona ricomincia con nuovi equilibri, dopo aver cambiato ben 8 giocatori su 10 in roster. Da qui, la scelta di due esterni americani – entrambi reduci da una buona esperienza nella seconda lega turca -, capaci di alternarsi nella gestione della palla a spicchi, offrendo punti, grande fantasia e pericolosità dal perimetro. I ragazzi del confermatissimo coach Cavina sembrano poter offrire un gioco altamente spettacolare, fatto di ritmi alti, corsa e tiro da fuori, armando il braccio di uno dei migliori in A2 nel tiro da 3 punti, Davide Reati (che sarà fermo ai box per due settimane). Proprio quest’ultimo insieme all’ex azzurro Garri, traghetteranno i nuovi arrivati Ricci, Cucci, Sanna, Mascherpa, Alviti e Conti trasferendo loro le qualità che hanno permesso alla Orsi di ben figurare nella passata stagione. E saranno proprio Ricci e Garri a combattere sotto le plance, offrendo lavoro sporco, difesa e rimbalzi, ma anche tiro da oltre l’arco a punire i raddoppi. Alviti potrebbe essere la rivelazione, dopo una preseason giocata con personalità e leadership, mentre Mascherpa e Sanna – tra i migliori prospetti della passata Serie B – garantiscono alternative fresche e di grande energia, proprio come il ‘roccioso’ Cucci. Roster ricco di talento, quindi, per una Tortona che, seppur esiliata in quel di Casale Monferrato per la prima parte di campionato , è pronta a vivere un’altra stagione da protagonista.

MONCADA AGRIGENTO

Un vecchio adagio dice che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova. Ad Agrigento devono conoscerlo molto bene, visto che ancora una volta la strategia nella costruzione della squadra è quella che ha permesso alla creatura del presidente Moncada di diventare una delle squadre più importanti della A2. Franco Ciani sarà ancora alla guida di un roster che come al solito inserisce 3/4 elementi ad una struttura collaudata. Le conferma di Evangelisti, Chiarastella, De Laurentiis e soprattutto Alessandro Piazza, che si spera sia esente dai tanti infortuni della scorsa stagione, garantiscono l’eredità tecnica della squadra, mentre gli innesti sono di assoluta qualità e con il giusto mix di esperienza e gioventù. Ryan Bucci cercherà il riscatto dopo un opaca stagione a Ferrara, Innocenza Ferraro lasciata Roseto, porterà tutto il suo agonismo e la sua esperienza dalla panchina, mentre il giovane e talentuoso Robert Zugno, dopo aver guidato Cantù al titolo Under 20, torna nella natia Sicilia per crescere alle spalle di Piazza. Nuovi sono anche gli americani, l’ala piccola Buford, alla prima esperienza da professionista, ha mostrato già le sue qualità di realizzatore ma anche ottimo difensore ed in grado di fare, bene, tante piccole cose, mentre Damen Bell-Holter è un lungo atletico ma con una mano molto educata, come piacciono a Franco Ciani che spera di poter lavorare con calma e senza gli intoppi della scorsa stagione. Se sarà cosi la Moncada potrà crescere e puntare a ripetere la cavalcata di due anni fa.

BASKET FERENTINO

Chiuso il ciclo Gramenzi e dopo una stagione di transizione, con Fucà e Ansaloni ad alternarsi in panchina ed un semifinale playoff svanita a Treviso sul finale, Ferentino riparte per la nuova stagione con molte più certezze del recente passato. Ansaloni, dopo un ottima seconda parte di stagione, è stato meritatamente confermato e con lui l’ossatura della squadra. Imbrò e Gigli ancora a formare l’asse play-pivot, con i giovani Sabbatino e Benvenuti a coprirgli le spalle. Il secondo, soprattutto, oltre che perfetto backup sarà anche arma tattica importante in quintetti lunghi. Tommy Carnovali, in crescita nei playoff, ha strappato la conferma e sarà ancora l’uomo di rottura dalla panchina. Ma il rinnovo più importante è senza dubbio quello di Benjamin Raymond, giocatore che sembra nascondersi nelle pieghe del match ma che è sempre fondamentale per la sua squadra e può risolvere da solo le partite con l’infinità di soluzione offensive contenute nel suo bagaglio tecnico. Nuova l’ala piccola titolare, il rookie Gilbert, che si è dimostrato un buon realizzatore in pre-campionato anche se a corrente alternata, ma il vero uomo in più potrebbe essere Bernardo Musso, rientrato in Italia per stare vicino alla famiglia e che in uscita dalla panchina ha già dimostrato in pre-season tutto il suo valore. I laziali nel complesso sembrano una squadra molto più solida e profonda di quella della passata stagione e se riusciranno a trovare una buona continuità potrebbe anche essere l’anno giusto per puntare a qualcosa di importante.

LIGHTHOUSE CONAD TRAPANI

Dopo una stagione 15/16 piuttosto anonima, i siciliani ripartono dalla convinzione e fiducia incamerata nel corso della serie Playoff giocata contro Brescia – poi promossa in Serei A -, proseguendo la corsa con tanta ambizione. Ambizione mai celata e confermata dalle parole del Presidente Pietro Basciano, oltre che da un roster di prim’ordine, probabilmente il migliore ad Ovest per qualità e quantità. Tante le conferme rispetto alla scorsa stagione per gli uomini che saranno nuovamente guidati da coach Ugo Ducarello: Tommasini, Viglianisi, Filloy, Ganeto, Renzi e Mays. Giocatori di grande affidabilità ed esperienza, la cui conferma certamente rappresenta un valore aggiunto specialmente nelle fasi iniziali di campionato: in un girone che ha nell’equilibrio la sua peculiarità più in evidenza, sarà fondamentale iniziare col piglio giusto, per incamerare punti decisivi in vista della griglia finale. Dopo il gran colpo della riconferma del funambolo Mays, alla Lighthouse gioverà certamente l’inserimento del play Tavernelli, reduce da un’altra stagione molto positiva giocata a Latina. Ricky sarà capace di dare un cambio di qualità e fosforo al titolare Tommasini. Proprio quest’ultimo, compagno di squadra dell’ex Caserta Scott, ala approdata in Sicilia per fornire fisicità ed esplosività nel pitturato, abbinata anche a una buona pericolosità dal perimetro. E Scott pare il grande valore aggiunto dei trapanesi rispetto all’anno scorso, passati per Griffin e Okoye senza trovare giuste alternative sotto le plance per potersi confermare ad altissimo livello. E allora, saranno loro la squadra da battere ad Ovest?


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