Eccoci finalmente con l’ultima parte del nostro Power Ranking; chi si giocherà il tricolore nella stagione che inizierà domani? A voi la scoperta; dopo aver analizzato le prime dodici squadre del nostro campionato (nella PRIMA, SECONDA e TERZA parte) tocca alle grandi d’Italia. E che vinca il migliore!

4: Reyer Venezia

Stefano Tonut, chiamato alla consacrazione ( Foto Alessandro Montanari 2016 )

Stefano Tonut, chiamato alla consacrazione ( Foto Alessandro Montanari 2016 )

Anche quest’anno in Laguna si è proseguito all’insegna della continuità. La Reyer, memore della gran figura fatta con Milano in post season, ha lasciato praticamente intatto il suo cuore pulsante aggiungendo dettagli che renderanno il Taliercio uno dei palazzetti più complicati d’Italia. Dopo l’infortunio patito, Hrvoje Peric vorrà recitare nuovamente la parte del protagonista ma, lasciando stare i volti noti Bramos, Ejim, Ress e Viggiano, ci si aspetta molto da Stefano Tonut. Lanciato da Walter Di Raffaele negli scorsi playoff, il giovane figlio d’arte ha dimostrato di poter competere ad alti livelli e di poter occupare lo spot di guaria titolare con la sua voglia ed il suo tiro da tre. Dalla panchina si alzerà Tyrus McGee, all’unanimità il miglior sesto uomo dello scorso campionato, in cabina di regia un attaccante come MarQuez Haynes, mentre Jamelle Hagins contribuirà a dare quell’atletismo che avrebbe dovuto garantire Josh Owens. Venezia vuole competere con le grandi, e ha le possibilità almeno per replicare le semifinali dello scorso anno.

3: Grissin Bon Reggio Emilia

Della Valle Amedeo (Foto R.Caruso 2016)

Amedeo Della Valle vuole il titolo (Foto R.Caruso 2016)

Due finali scudetto negli ultimi due anni simboleggiano la bontà del progetto biancorosso, partito da una retrocessione in A2 passando dalla crescita di giocatori cardine come Della Valle e Polonara. Allora perché Reggio si trova ‘solo’ al terzo posto? L’anno 2016/2017 simboleggia un nuovo ciclo: gli addii di Kaukenas e Lavrinovic tolgono quell’aura di sacralità alla Grissin Bon e li rende, sulla carta, un po’ meno performanti. Ma per il resto i ragazzi di coach Menetti si conoscono perfettamente, sarebbero capaci di trovarsi ad occhi chiusi in mezzo al campo. Per sostituire la coppia lituana ci sarà bisogno dell’apporto di tutti, a partire dal nuovo capitano Aradori passando per Stefano Gentile chiamato al rilancio e chiudendo con i nuovi due stranieri dei biancorossi, Delroy James (visto già a Brindisi) e Sava Lesic, autore di grandi cifre in Eurocup e Lega Adriatica. Reggio Emilia si baserà ancora sul gioco, riuscirà a fare il passo decisivo verso il tricolore?

2: Dinamo Sassari

Trevor Lacey ha le stimmate del gran giocatore in Europa (Foto R.Caruso 2015)

Trevor Lacey ha le stimmate del gran giocatore in Europa (Foto R.Caruso 2015)

Dalle stelle alle stalle in un solo anno. La conquista del tricolore poteva significare per il Banco Sardegna l’accesso nell’elite del basket italiano ed europeo, ma nella stagione trascorsa è stato buttato tutto quello che di buono era stato fatto in precedenza con un mercato fatto troppo di pancia e poco con il cervello e un tentativo di prolungare un ciclo già finito con Meo Sacchetti. Per questo la dirigenza ha voluto programmare il prima possibile quest’annata, chiudendo il roster ad inizio estate per far lavorare al meglio coach Pasquini. Si punta sul talento offensivo di Johnson-Odom in cabina di regia, le prove balistiche di Josh Carter e alla mano pittorica di Savanovic sotto canestro, ma sono da tenere d’occhio gli innesti provenienti dal nostro campionato. Trevor Lacey ha tutte le possibilità per essere un giocatore determinante nel panorama europeo, mentre Tau Lydeka è quel lungo di sana legna sotto canestro che è mancato negli ultimi anni. La Dinamo vuole riproporsi come la principale rivale della squadra considerata da tutti come la migliore d’Italia.

1: EA7 Emporio Armani Milano

Rakim Sanders, ala dell' EA7 Milano

Rakim Sanders, MVP delle scorse Finali
(Claudio Grassi © All rights reserved)

E ovviamente, non potevano che esserci le ‘scarpette rosse’ in vetta al nostro Power Ranking. Una squadra costruita principalmente per far bene in Europa, figuriamoci cosa può combinare nel nostro campionato. Una squadra semplicemente troppo lunga, con giocatori che sarebbero titolari inamovibili in almeno dodici delle altre quindici squadre italiane mentre in biancorosso dovranno lottare per alzare il proprio minutaggio. È il caso di Dada Pascolo, già entrato nelle grazie di Repesa, e Awudu Abass, coloro che con Fontecchio hanno rimpolpato il nucleo italiano dei meneghini già composto da Gentile e Cinciarini. Ma la batteria di stranieri fa impallidire: gli arrivi di Raduljica in pitturato e della coppia Hickman-Zoran Dragic fra gli esterni rimpolpano un reparto che poteva già accogliere fra le sue fila giocatori come Kruno Simon, Macvan, McLean, Sanders e Kalnietis. C’è bisogno di tempo per amalgamare il tutto, si pensava. Ma in Supercoppa Repesa ha già fatto vedere di aver messo le cose a posto, con giocatori che già si cercano come se giocassero assieme da una vita. Ad oggi non sembra esserci opposizione: Milano è la favorita. Ma c’è un campionato da giocare.