Meo Sacchetti durante un timeout (foto Anteprima_SalvatoreMadau 2012)

Meo Sacchetti durante un timeout (foto Anteprima_SalvatoreMadau 2012)

Dopo la vittoria di domenica scorsa contro Venezia, Coach Meo Sacchetti ha già resettato e focalizzato il nuovo obiettivo: la Scavolini Banca Marche VL Pesaro. Saranno infatti i ragazzi di Coach Zare Markovski a calcare il parquet del PalaSerradimigni domenica. Nell’usuale conferenza dell’antivigilia il Coach biancoblu ha parlato degli avversari “La classifica non conta: è una squadra che si è rafforzata ed è cambiata molto soprattutto con l’innesto di Stipcevic. Arrivano da buone prestazioni con belle vittorie e partite perse di poco. Il match di domenica non sarà facile, si tratta di un’importante prova in questo nostro momento: Thornton sarà sicuramente fuori e avremo bisogno dell’aiuto di tutti, come nel secondo tempo della partita contro Venezia. Pesaro è una squadra abituata a giocare con quintetti atipici“. Una battuta poi sulla situazione infermeria “Thornton verrà valutato prossima settimana mentre Ignerski si sta allenando con regolarità e Vanuzzo sta aumentando la sua condizione“. Secondo il Gigante di Altamura ancora una volta sarà l’approccio alla partita l’arma necessaria “Pesaro cercherà di non farci correre anche se a me risulta che neanche loro vadano piano. Dovremo del nostro meglio“.

Zare Markovski

Zare Markovski

I marchigiani arrivano dalla vittoria del posticipo di lunedi in casa contro Siena  e Coach Zare Markovski ha la sua idea su come affrontare i sardi “Sassari è pericolosa con la palla in mano, dovremo essere bravi a rallentare il loro ritmo con la difesa. Senza Thornton perdono esperienza e pericolosità in postbasso ma attenzione: la partita contro Venezia ha dimostrato come tutta la squadra risponda presente alla chiamata di coach Sacchetti”. Per la Scavolini c’è ancora qualche problemino al ginocchio per Flamini ma  la squadra sembra essere rientrata in condizione. In settimana Markovski si è detto molto emozionato all’idea di tornare a Sassari dopo oltre vent’anni d’assenza: egli vi approdò nel 1991 come allenatore e vi restò fino al 1994. “Sono davvero emozionato di tornarci dopo vent’anni, per alcuni aspetti mi sento sassarese. Fu Sassari ad accogliermi e dare l’impulso alla mia carriera di allenatore“.

Appuntamento alle 18:15 per la palla a due in un match che per i sassaresi sarà un incontro tra presente, passato e futuro.