TOP5 Serie A Beko: le 5 migliori ali forti del campionato

TOP5 Serie A Beko: le 5 migliori ali forti del campionato

Nel nostro campionato ne troviamo sempre più sovente una versione downsized rispetto allo scenario continentale, ma anche da noi quello che si chiede ai power forward è sempre e comunque solidità nel cosiddetto “bread&butter” dell’attacco, ovvero la base di un gioco consistente: mid-range jumper e gioco in post.  Poi c’è pure chi crivella la retina da 3 e chi si libra in alley-oops. E i coach congolano.

1)     Caleb Green (Banco di Sardegna Sassari): alla prima giornata nella trasferta bolognese c’aveva tutt’altro che convinto, dimostrando un eccessivo nervosismo, probabilmente dovuto al debutto nel nostro campionato. Con il passare delle settimane s’è rifatto con gli interessi, arrivando alla stratosferica prestazione di qualche giorno fa contro Varese. Viaggia a percentuali altissime (65.6% da due, 37.5% da tre e 91.7% ai liberi), anche se incide poco a rimbalzo (3.8) e perde ancora troppi palloni (3.6, quest’ultima cifra è però drogata dall’alto numero di possessi che giocano i sardi). Se però il giocatore continuerà a migliorare come ha fatto in queste prime cinque giornate, questi ultimi due nei potrebbero essere subito cancellati.

2)     Delroy James (Enel Brindisi): la statura e il fisico in una prospettiva ‘europea’ lo costringerebbero a spostarsi in ala piccola (ruolo per cui dovrebbe velocizzarsi di piedi e migliorare al tiro dalla lunga distanza), ma finché milita nel nostro campionato può tranquillamente dettare il suo gioco dalla posizione di 4. Il salto dalla Legadue non sembra averlo sofferto e i 14.4 punti con il 69.2% da due conditi da 7.8 rimbalzi lo testimoniano appieno. Sicuramente uno dei protagonisti della sorpresa Brindisi.

                                                                  3) Jeff Brooks (Pasta Reggia Caserta): l’arrivo nel casertano in estate è sembrata quasi essere una bocciatura dopo il tentativo di esplodere a livello europeo con Cantù. Brooks però sembra non averci fatto troppo caso e, conscio che la sua carriera è dopotutto ai primi passi, sta guidando la squadra di Molin in questo inizio di campionato con 13.2 punti (52.5% da due) 7.4 rimbalzi e l’interessante dato delle palle recuperate maggiore rispetto a quello delle palle perse (2 contro 1.6). Anche lui come James in prospettiva dovrebbe pensare più ad un ruolo da ala piccola, ma per ora in testa ha solo l’obiettivo di portare Caserta alla salvezza.

                                                                                    4) Achille Polonara (Cimberio Varese): peccato per l’ultima trasferta in Sardegna che ha un po’ sporcato l’ottimo inizio di stagione (altrimenti la sua posizione in questa classifica sarebbe stata profondamente diversa), ma ciò non ha fatto dimenticare i progressi che il giovane marchigiano sta mostrando, soprattutto nel tiro da tre punti (45.2%). La fama di saltatore che il giocatore s’era fatto ad inizio carriera è ormai un etichetta ben troppo limitante. Da segnalare anche i 2.8 assist, non usuali per uno del suo ruolo.

5)     Andre Smith (Umana Venezia): anche lui ha steccato l’ultima uscita, ma finora era stato uno dei pochissimi a salvarsi nell’inizio di stagione disastroso della ormai ex creatura di Mazzon, contribuendo con un ottimo 9/9 da due nell’unica vittoria di stagione. Al tiro da tre sta faticando (18.8%), ma il 62.5% da due e i 6.8 rimbalzi, senza contare naturalmente i 14.8 punti, dimostrano che il giocatore è presente, e che se c’è uno dai cui Markovski dovrà ripartire, sarà proprio lui.

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