Bilancio di metà stagione anche per il ranking delle migliori ali piccole del campionato. Nonostante la flessione delle ultime settimane, il migliore del girone d’andata è senza dubbio Matt Walsh, ma dietro sale prepotentemente Pietro Aradori, il più costante ad alto livello finora. Consolida la sua posizione sul podio David Moss, tallonato da un James White sempre più solido e dalla new entry Quinton Hosley.

Matt Walsh

Matt Walsh

1)      MATT WALSH (Granarolo Bologna) – Finale di girone di andata in affanno per l’ala bianconera, che comunque è stato decisamente il migliore nel suo ruolo. Eloquenti le cifre: 15,9 punti col 56,5% da 2, 7,5 rimbalzi, 2,7 assist, 19,2 di valutazione. Dopo 12 giornate sempre in doppia cifra, l’ex Gator è sceso due volte sotto quota 10 nelle ultime 3 partite: il 29 dicembre contro Pesaro (7 punti, ma anche 7 rimbalzi e 5 assist) ed il 12 gennaio contro Cantù (di nuovo 7 punti, con 9 rimbalzi). Intensità e versatilità ne fanno il giocatore che spacca le partite dalla panchina per una Bologna che ha bisogno di ritrovarsi.

Pietro Aradori (Foto Claudio Devizzi Grassi 2013)

Pietro Aradori (Foto Claudio Devizzi Grassi)

2)      PIETRO ARADORI (Vitasnella Cantù) – A 25 anni, il Pietrone nazionale ha raggiunto ormai la piena maturazione. Punto di riferimento, con Ragland, di una Cantù che vola in vetta alla classifica, ha raggiunto una continuità di rendimento pazzesca rispetto al recente passato (non è mai sceso sotto gli 8 punti ed è andato sempre in doppia cifra per valutazione), segno di una notevole sicurezza nei propri mezzi. Le cifre dicono di 14,9 punti col 56,3% da 2, 4,1 rimbalzi e 3,1 assist, con un paio di escursioni sopra quota 20 (a Brindisi e contro Montegranaro). Se continua così, la Vitasnella può dire la sua fino in fondo.

David Moss (Foto Savino Paolella)

David Moss (Foto Savino Paolella)

3)      DAVID MOSS  (EA7 Milano) – Cresce Milano, cresce Moss. O viceversa. Dopo gli alti e bassi di inizio stagione, l’ex Siena, oltre al solito incredibile lavoro in difesa e a rimbalzo, sta crescendo anche in fatturazione offensiva. I 16 punti di domenica scorsa contro la sua ex squadra rappresentano la quinta partita consecutiva in doppia cifra per il prodotto di Indiana State, che sta consolidando la sua stagione con cifre di tutto rispetto: 11,0 punti con un ottimo 61,4% da 2 e 4,8 rimbalzi. Nella striscia aperta di 6 successi consecutivi in campionato dell’Olimpia c’è molto di suo.

James White (foto di E.Zito 2013)

James White (foto di E.Zito 2013)

4)      JAMES WHITE (Grissin Bon Reggio Emilia) – Sembra sempre giocare con sufficienza l’ex Pesaro e Sassari. Ma il suo talento e l’incredibile atletismo ne fanno un giocatore difficile da contenere nel campionato italiano. 14,7 punti e 5,3 rimbalzi con anche un insospettabile 41,7% da 3 per lui che non è certo un tiratore ne fanno la costante di una Reggio Emilia che veleggia in zona playoff. L’arrivo di Kaukenas gli ha tolto un po’ di pressione in attacco e a giovarne sono state infatti le percentuali: il 65,2% da 2 e addirittura il 71,4% da 3 nelle 5 partite giocate con il lituano al fianco.

Quinton Hosley (foto Alessio Brandolini 2013)

Quinton Hosley (foto Alessio Brandolini 2013)

5)      QUINTON HOSLEY (Acea Roma) – Non è Datome e lo si sapeva. Mal’americano di passaporto georgiano sta pian piano salendo di colpi e con lui i giallorossi. I due ventelli rifiliati a Pistoia e Venezia a cavallo tra vecchio e nuovo anno sembrano sancire il ritorno ad alto livello di un giocatore soggetto a troppi alti e bassi, anche se le statistiche dicono 12,4 punti, 4,9 rimbalzi e 2,7 assist. Resta ancora la tendenza a strafare che qualche volta lo porta ad esagerare (e ne macchia le percentuali: 43,8% da 2 e 31,9% da 3 non sono certo numeri da capogiro), chissà che l’arrivo di un lungo dall’alto quoziente di intelligenza cestistica come Szewczyk non lo porti a fare l’ultimo scatto verso un rendimento di eccellenza.

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