Dopo aver analizzato le migliori ali forti nelle prime 5 giornate e dalla 6° alla 10° giornata, è ora di fare un riepilogo, per capire, alla fine del girone d’andata, quali squadre abbiano i migliori numeri 4 del campionato. I nomi sono più o meno sempre quelli: ci sarebbe piaciuto variare maggiormente la nostra classifica, ma gente come Melli e Bobby Jones non è ancora in grado di dominare come hanno fatto i cinque seguenti giocatori in tutto il girone d’andata:

Andre Smith al tiro (foto Alessio Brandolini 2014)

Andre Smith al tiro (foto Alessio Brandolini 2014)

1) ANDRE SMITH (Umana Venezia): i lagunari dall’arrivo di Markovski hanno cambiato marcia in una maniera a dir poco sorprendente (7 vittorie e 3 sconfitte), segno che il coach d’origine macedone ci sa ancora fare. Un grande vantaggio Zare l’ha però avuto trovando quello che, non a caso, due anni fa a Caserta aveva vinto la classifica marcatori del campionato. Le prestazioni offerte contro Milano, Bologna e Roma dimostrano che quando il tiro da tre gli entra con continuità l’Umana diventa una macchina da guerra inarrestabile. Le sue cifre parlano di 18.2 punti con il 58.2% da due e il 44.1% da tre (cifra impressionante se pensiamo che si prende 5.6 conclusioni a partita), il tutto condito da 7 rimbalzi di media. Se per le altre posizioni della classifica abbiamo avuto qualche dubbio, sul primo posto siamo andati sul sicuro.

Jeff Brokks (foto: quellikeilbasket.it).

Jeff Brokks (foto: quellikeilbasket.it).

2) JEFF BROOKS (Pasta Reggia Caserta): forse è eccessivo dire che a Cantù si stanno mangiando le mani per averlo lasciato andare, visto lo straordinario girone d’andata giocato dalla squadra di Sacripanti; certo è, però, che le prestazioni di Brooks all’ombra della Reggia stanno portando la compagine casertana a ridosso della zona playoff: niente male considerando l’obiettivo salvezza dichiarato ad inizio anno. Il prodotto di Penn State in tutto il girone d’andata è sceso solo una volta sotto la doppia cifra per punti segnai (8 ad Avellino), segno che in questo suo secondo anno in Serie A la sua continuità di rendimento è cresciuta esponenzialmente. Guardando i suoi numeri, oltre ai 14.8 punti, i 6.4 rimbalzi e le 1.7 palle recuperate, ciò che impressiona di più è il 62.4% da due. Forse trasformalo in ala piccola (come provavano a fare lo scorso anno a Cantù) non era proprio l’idea migliore.

Caleb Green  (Foto Salvatore Madau)

Caleb Green (Foto Salvatore Madau)

3) CALEB GREEN (Banco di Sardegna Sassari): nelle nostre menti di lui rimarrà soprattutto la incredibile prestazione offensiva tirata fuori alla 5° giornata contro Varese, ed è inevitabile che sia così, viste anche le scarse prestazioni individuali offerte dal nostro campionato negli ultimi (almeno) dieci anni. Ma dietro quella fantastica partita c’è un giocatore che comunque si sta confermando tra i migliori rookie di questo torneo. Certo, capita ancora di vederlo steccare clamorosamente delle partite (si veda la trasferta romana, chiusa a 2 punti con 0/7 dal campo), ed è anche per questo che Brooks lo precede in classifica; ma siamo solo alle prime 15 partite giocate nel nostro campionato e se si darà fiducia al nativo di Tulsa, siamo sicuri che le soddisfazioni arriveranno. Parlando di numeri al giro di boa Green segna 15.5 punti con il 56.5% da due e il 40% da tre con, però, appena 4.6 rimbalzi catturati (cifra sicuramente da migliorare).

Kaloyan Ivanov

Kaloyan Ivanov

4) KALOYAN IVANOV (Sidigas Avellino): è l’unica nostra new entry rispetto alle altre due classifiche ed il motivo è presto detto: sebbene il gemello di Dejan avesse già fatto vedere nelle prime 10 giornate buonissime cose (lo tenevamo d’occhio, statene certi), alla fine di questo girone d’andata il suo rendimento ha avuto un significativo picco coinciso con le ottime vittorie a Bologna e in casa contro Brindisi: in totale 50 punti con 17/28 al tiro e 23 rimbalzi. Che la Scandone abbia fatto stra-bene a confermarlo non ci sono dubbi: dai 12.7 punti dello scorso anno è passato agli attuali 14.1 mettendo su un tiro da tre punti estremamente pericoloso (43.8%, a differenza del 29.6% dell’ultima stagione) che lo rende un’ala forte a tutti gli effetti in grado di dominare sia in difesa che in attacco contro i pari ruolo. A tutto ciò poi aggiunge 8.6 rimbalzi e 1.9 assist, cifra inusuale per un 4.

Delroy James (foto Tasco - newbasketbrindisi.it)

Delroy James (foto Tasco – newbasketbrindisi.it)

5) DELROY JAMES (Enel Brindisi): non potevamo non mettere l’ala forte titolare della squadra campione d’inverno, nonché sorpresa assoluta del campionato (anche se dopo 15 giornate bisognerebbe smettere di chiamarla così). James sta riuscendo nel difficile compito di esportare ciò che di buono aveva fatto lo scorso anno a Ferentino a un livello nettamente superiore come quello della serie A, e ci sta riuscendo giocando ancora una volta in un ruolo per cui forse è sottodimensionato (203 cm). Le cifre non sono magari quelle dei quattro nomi che lo precedono (12.5 punti con il 56.9% da due e 7.5 rimbalzi), ma il contributo che sta dando alla compagine pugliese va oltre i freddi e distaccati numeri. Da segnalare infine le 1.1 stoppate date a partita, segno che, anche se sottodimensionato per il ruolo, il suo in difesa lo riesce a dare eccome.

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