Nuovo aggiornamento sul ranking delle guardie della Serie A e consuntivo alla fine del girone d’andata. Dopo il dominio delle prime giornate, cambio al vertice della classifica con Keith Langford che scavalca Drake Diener. Il tiratore bianco paga soprattutto le ultime deludenti sconfitte della squadra che è uscita perdente da tutti gli scontri diretti (Roma, Siena, Milano e Brindisi). Sale sul podio Rich mentre portiamo all’attenzione, con l’ingresso al 5° posto del ranking, la stagione di Jimmy Baron, sesto uomo della sorprendente Acea Roma.

 (Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

1) KEITH LANGFORD (EA7 Milano) – La vetta della classifica cannonieri vale anche il primo posto tra le migliori guardie del campionato. Si poteva temere che l’innesto di Hackett portasse ad un ridimensionamento delle responsabilità dell’esterno americano ed invece ha portato ad un innalzamento del suo rendimento sia a livello quantitativo che qualitativo (19,6 punti col 58,2% da 2 ed il 47,5% da 3 al termine del girone d’andata). La striscia aperta di 4 vittorie, alcune anche importanti (Cremona, Avellino, Sassari e Siena), ha rilanciato Milano anche in classifica e con un Langford così (supportato da una squadra che pare una corazzata, per gli standard italiani) le prospettive sono decisamente rosee.

Drake Diener  ancora una volta top scorer per i suoi(foto di E.Zito)

Drake Diener ancora una volta top scorer per i suoi(foto di E.Zito)

2) DRAKE DIENER (Banco Sardegna Sassari) – La leggera flessione nelle prestazioni di Man-Drake (ma d’altronde tenere quei ritmi spaventosi di inizio stagione era impossibile) è coincisa con un periodo nero per Sassari che ha perso 4 delle ultime 5 gare, uscendo sconfitta da tutti gli scontri diretti che avrebbero potuto lanciarla al vertice della classifica. I problemi fisici del cugino Travis, rifornitore assiduo del braccio armato di Drake, sono una bella spiegazione, ma i 10 e 12 punti segnati contro Montepaschi ed Acea sono comunque una rarità. Contro Milano e Brindisi la produzione è tornata sugli standard abituali (18,9 punti col 62,6% da 2 ed il 50,5% da 3) che gli valgono la seconda palma di marcatore del campionato, ma in termini di risultati di squadra ci si attendeva qualcosa di più da questo Banco, nonostante il doppio impegno con la Eurocup.

Rich in sospensione (Foto di A.Bignami 2013)

3) JASON RICH (Vanoli Cremona) – Una delle conferme per tutto il girone d’andata è la guardia-ala di Cremona, pezzo fondamentale sia della gestione Gresta che di quella Pancotto. Rich sale sul podio del nostro ranking per continuità di rendimento (18,4 punti col 50% da 2 ed un rivedibile 14,6% da 3, di cui fortunatamente non abusa – 41 tentativi in 15 gare-), spessore tecnico ed attitudine in campo, visto il suo apporto anche in altre zone del campo (6,3 rimbalzi a partita, 3,7 assist e 1,5 palle recuperate, anche se con 2,5 perse), La sua presenza è un vincolo imprescindibile per le speranze di salvezza di Cremona.

Adrian Banks e la Cimberio proveranno a fermare Cantù nell'atteso derby di Masnago - Foto di Claudio Devizzi

Adrian Banks e la Cimberio proveranno a fermare Cantù nell’atteso derby di Masnago – Foto di Claudio Devizzi

4) ADRIAN BANKS (Cimberio Varese) – Arrivato (tornato) solo a metà del girone d’andata per sostituire ilmalato (immaginario?) Coleman, Banks è stato un’addizione importante per Varese, anche se non risolutiva, per rilanciare le speranze in chiave Final Four (obbiettivo fallito) e poi playoff della Cimberio. 17,5 punti a partita col 62% da 2, il 53,3% da 3 e l’80% ai liberi lo consacrano tra i bomber della serie A, ancor più dello scorso anno in cui il suo apporto offensivo era meno fondamentale vista la qualità dei compagni e del gioco di Varese. Fondamentale soprattutto la regolarità del rendimento, visto che non ha mai segnato meno di 12 punti (viceversa l’high stagionale è di “solo” 24).

(Fabrizio Stefanini 2013)

Baron in sospensione (Fabrizio Stefanini 2013)

5) JIMMY BARON (Acea Roma) – Uno dei “segreti” della conferma ad alti livelli dell’Acea Roma è il rendimento di questo americano bianco, specialista del tiro da 3 (42,5% su quasi 6 tentativi a gara) e preziosa arma tattica in uscita dalla panchina. Baron, reduce dalla brillante esperienza al Lokomotiv Kuban in Russia culminata con la vittoria dell’Eurocup, è capace di esplosioni realizzative importanti e, se in giornata, diventa immarcabile. Il problema è proprio quel “se”, visto che la continuità di rendimento non è esattamente il suo forte (11,5 punti a partita col 45,9% da 2 ed il 100% ai liberi su 27 tentativi). Ma siamo certi che è un difetto su cui lavorerà per limarne l’impatto.

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