Schermata 2013-12-06 alle 10.49.06Insieme al ruolo di playmaker, quello di pivot è il ruolo che sta andando incontro alla più profonda trasformazione negli ultimi anni. Trovarne di puri, limitati al gioco in post basso e a strappare rimbalzi, è sempre più raro. Ma qualsiasi squadra voglia puntare a vincere deve possedere qualche solido interprete del ruolo. Andiamo a vedere quali sono stati i migliori in questo primo scorcio di Eurolega

ajinca1)     Alexis Ajinca. Ok, non è esattamente il leader della miglior squadra d’Europa. Ma se il suo Strasburgo è ancora in lizza per una clamorosa qualificazione alle Top 16 lo deve in gran parte al suo big man. Sembrava perso dopo alcuni anni in Nba non certo esaltanti, ma il ritorno in patria dello scorso anno e, complici gli infortuni dei suoi pari ruolo, un Europeo da protagonista nella Francia campione hanno prepotentemente rilanciato questo ragazzone dalle movenze feline. 18,0 punti (2° dietro al solo Bogdanovic) col 60% dal campo dicono molto del suo clamoroso impatto a livello offensivo in questa Eurolega. A 25 anni, è pronto per imporsi in una big europea.

dunston2)     Bryant Dunston. Se l’Olympiacos in estate aveva scelto di puntare sulla potenza debordante dell’ex Varese evidentemente la scommessa non doveva apparire così scellerata. Ed infatti il giocatore cresciuto a Fordham, all’esordio in Eurolega, si sta confermando uno dei centri più dominanti del continente, contribuendo a non far rimpiangere la partenza di Hines e a mantenere immacolata la casella sconfitte dei campioni d’Europa. 11,2 punti con un fantascientifico 73% dal campo (2° dietro a Milko Bjelica), 6,2 rimbalzi e lo scettro di miglior stoppatore con 1,8 a sera, con la chicca del titolo di Mvp della terza giornata, nella quale confezionò una prova da 19 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate decisiva nella vittoria dei biancorossi sul Bayern.

ante tomic3)     Ante Tomic. Una crescita graduale ma costante quella del gioiello del Barcellona, che a 26 anni sta giocando con quella continuità che gli è mancata spesso negli anni scorsi. Talento cristallino e mani fatate nonostante i 217 centimetri, due anni fa sembrava già ad un punto morto della sua carriera e il Real decise di liberarsene. I blaugrana l’hanno accolto a braccia aperte e alla sua seconda stagione in Catalogna sta producendo le sue migliori statistiche in carriera: 12,6 punti (mai meno di 8 in 7 partite giocate) col 63% dal campo, 5,7 rimbalzi.

hendrix4)     Richard Hendrix. Chissà cosa penseranno a Milano della versione russa dello spaesato ragazzone visto per metà della scorsa stagione all’ombra della Madonnina. Il centro di Kuban è uno dei segreti della sorprendente stagione della matricola russa. 12,5 punti col 64% da 2, 7,9 rimbalzi e anche 2,4 rimbalzi e 1,3 stoppate per non farsi mancare nulla. Punti quadruplicati, rimbalzi più che raddoppiati, per non parlare di assist e stoppate. Un giocatore ritrovato dopo le buone stagioni a Tel Aviv sponda Maccabi ed una continuità di rendimento invidiabile, segno di una tranquillità che all’EA7 non era riuscito a trovare.

Pops Mensah-Bonsu (foto ligtv.com.tr)

Pops Mensah-Bonsu (foto ligtv.com.tr)

5)     Pops Mensah-Bonsu. Domanda: quanti giocatori possono vantare una doppia-doppia di media in Eurolega? Risposta: uno solo. Mensah-Bonsu. A 30 anni, dopo una carriera da giramondo nella quale ha convinto solo a tratti, l’inglesone è approdato al Galatasaray per tamponare la perdita per infortunio di Nate Jawai. Peccato che la rissa nel match contro l’Olympiacos che l’ha visto coinvolto insieme a Begic e Printezis gli impedirà di concludere la prima fase. Per lui, però, in 5 partite giocate 13,4 punti e 11,4 rimbalzi di media. Ma la strana sensazione di eterno incompiuto continua ad aleggiare su di lui.

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