TOP 5 Eurolega: i Playmakers

Inizia oggi il nostro ranking dei migliori 5 giocatori per ruolo di questo inizio di Eurolega. Dai Playmaker ai centri, con qualche categoria speciale, DailyBasket.it per i prossimi sei giorni vi terrà occupati con le Top 5. Enjoy!

La mente e, a volte, anche il braccio di tante squadre. Il ruolo del playmaker insieme a quello delle ali forti, è forse quello più in evoluzione nel Vecchio Continente. Alle point guard vecchio stile, con l’attenzione rivolta alla squadra, al saper mettere in ritmo i compagni e al privilegiare la fluidità in attacco, si stanno via via sostituendo giocatori che creano gioco partendo dalla ricerca della soluzione migliore per se stessi, così come sta cambiando la loro fisicità, con playmaker che vanno sempre più spesso e volentieri a giocare in post basso sfruttando i mis-match. Non è un caso che a questa categoria appartengano forse due tra i più giovani, Kalnietis e Hackett. Nonostante l’evoluzione in corso, a comandare secondo il nostro opinabilissimo parere c’è ancora lui: Mr Europa, Vassilis Spanoulis.

1 – Vassilis Spanoulis (Olympiakos) A costo di passare per noiosi e scontati mettiamo al primo posto il bi-campione europeo in carica e MVP delle ultime Final Four. Perché non c’è nessun giocatore nel ruolo che ad oggi sposta ed ha impatto quanto lui. La sensazione, aldilà dei freddi numeri, è che possa fare ciò che vuole in qualsiasi momento. Tirare da 9 metri, spaccare la difesa con una penetrazione centrale, smazzare assist a destra e a manca, oltre ad un carisma sconfinato che costringe gli avversari a un effort spaventoso per contenerlo, ma difficilmente annullarlo. Ha praticamente sbagliato solo metà partita (quella interna contro il Bayern) per il resto sempre ad alti livelli, con le perle di Istanbul e Malaga che da sole valgono il piedistallo di questa prima fase tra le point guard.

2 – Sergio Rodriguez&Sergio Llull (Real Madrid). Un gradino sotto Spanoulis solo perché la squadra in cui giocano è una spanna sopra l’Olympiakos (almeno per ora) oltre ad un girone obiettivamente più semplice. Non possiamo separarli, perché faremmo torto a loro e a noi stessi. Sergio&Sergio hanno ormai raggiunto un livello di complementarietà che risulta quasi difficile immaginarli uno lontano dall’altro. Se si confrontano le cifre fino a questo punto si vede come riescano a fare staffetta, senza far perdere mai efficacia all’attacco blancos, né tanto meno alla difesa. A partire titolare è Lull, ma Rodriguez è un microonde, entra nel match ed è subito caldo, segnando spesso e volentieri il momento di svolta delle partite. Insieme combinano per 23 punti e quasi 10 assist a partita. Llull sta tirando con il 76% (!) da 2, ma Rodriguez con il 50% da 3, con 28 tentativi

3 – Malcolm Delaney (Bayern Monaco). Una delle gradite sorprese di questa Eurolega, il piccolo colored del Bayern coniuga sia l’anima pensante del playmaker che quella da realizzatore. Ha guidato il Bayern nella prima fase facendo ammattire più di una difesa, mettendo in ritmo i compagni, giocando divinamente i giochi a due con Bryant e Troutman, spingendo in transizione a ritmi elevatissimi. Ci ricorda molto il primo McIntyre, capace di dare alla gara il ritmo che predilige, ha enormi margini di miglioramento e la stagione del Bayern potrebbe giovarsene. E’calato un po’ nelle ultime gare ma il rientro di un peso massimo come Thompson potrebbe dargli la spinta giusta per riprendere il discorso.

4 –. Mantas Kalnietis (Lokomotiv Kuban). L’eterna promessa del basket lituano (ed europeo) sembra che stia finalmente sbocciando. Aveva già disputato un ottimo Euro2013 con la sua Lituania ma in un contesto di club non aveva mai fatto vedere quello che il suo fisico, oversized per il ruolo, gli potrebbe permettere. Continua a litigare con il ferro dalla grande distanza ma sta guidando in modo magistrale la grande sorpresa di questa prima fase di Eurolega, guidato in modo sopraffino da Pashutin a bordo campo. Aldilà delle cifre è la sua disciplina tattica che sta meravigliando, in una squadra in cui sono altri quelli che devono mettere i punti, lui si limita a metterli in ritmo prendendosi comunque le giuste responsabilità.

5 – Justin Dentmon (Zalgiris Kaunas). Si cari tifosi Olimpia, avete letto bene. Il pulcino bagnato intravisto al Forum a fine stagione 2011/2012 è oggi una delle prime point-guard di Eurolega. Non siamo impazziti, sono i risultati a confermarlo, aldilà di statistiche di assoluto livello (14.4 punti a partite, con il 54% da 3 e 4 assist a partita). Soprattutto da quando sulla panchina dello Zalgiris siede Stombergas, il prodotto di Washington ha iniziato a giocare ad un livello superiore e la squadra se ne sta giovando. Non sarà un fine passatore come Jasikevicius, ma la sua frenesia riesce a creare tiri aperti per i suoi tiratori, spazi nel pitturato per un reparto lunghi tra i più grossi dell’Eurolega e quando tutto manca si mette in proprio, scagliando missili che quasi sempre trovano il fondo della retina.

Menzioni particolari per Daniel Hackett, Carlos Arroyo e Dimitrios Diamantidis. DH23 ha giocato a corrente alternata ma ha dimostrato che quando sa muovere la palla e spaccare la difesa con le penetrazioni, l’attacco di Siena gira a meraviglia. Il portoricano stava spingendo in alto il Galatasaray prima che gli infortuni seriali mettessero più di un bastone tra le ruote a lui e alla squadra di Ataman. Genio Diamantidis sta pagando un fisico ormai logoro e una gestione della squadra da parte di Pedoulakis abbastanza rivedibile, ma lui sta facendo pentole e coperchi e ad oggi è ancora primo tra gli assist (oltre 7 a partita), anche se spesso e volentieri sta andando a giocare da 2 con Ukic playmaker.

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