Per continuity offense si intende quel tipo di attacco mirato a non interrompere mai il flusso del gioco. Ciò implica un continuo susseguirsi di tagli, blocchi, passaggi e movimenti, al termine dei quali è possibile che ci si ritrovi nella formazione iniziale. Insomma, una rotazione continua. Non è un caso se la più diffusa delle continuity offense è chiamata “wheel”: ruota.

La wheel continuity offense prevede tre giocate potenzialmente consecutive che coinvolgono entrambi i lati del campo.

Primo movimento: 1 passa sul lato a 4. Nel frattempo, 2 entra in area sfruttando il blocco di 5 per ricevere il passaggio di 4 in post-alto. A questo punto, 2 potrà o segnare in lay-up o scaricare per 5, che intanto si è aperto per ritagliarsi lo spazio per un tiro ad alta percentuale.

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Secondo movimento: 4 ha palla in mano. 1 finge di voler ricevere, per poi sfruttare il blocco di 5 e tagliare l’area per bloccare a sua volta. Grazie al blocco di 1, 3 ha la possibilità di aprirsi in punta e ricevere da 4 per il catch and shoot.

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Terzo movimento: 3, in possesso di palla, può scegliere se scaricare per 1, che dopo aver bloccato si è aperto per il tiro, o per 4, che sta tagliando verso canestro dopo aver sfruttato il blocco di 1.

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Se, compiuti i tre movimenti, all’attacco non si è presentata opportunità di tiro, l’azione ricomincerà, però sul lato dell’area opposto rispetto a quello di partenza.
Dopo aver passato a 1, 3 taglia verso il pitturato e piazza un blocco per 2 che, quindi, si mette sul limite dell’area.

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A questo punto, la situazione che si presenta sarà la medesima di quella iniziale, però sul lato opposto del campo. 1, che ha ancora palla in mano, potrà decidere di giocare i tre movimenti sul lato sinistro o scaricare su 2 e far ripartire l’azione, di nuovo sul lato destro.

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Come facilmente intuibile, le squadre che usano la continuity offense hanno bisogno giocatori che possano ricoprire più ruoli. Questo perché è probabile che nel corso dell’azione gli attaccanti si ritrovino a coprire una posizione diversa rispetto a quella iniziale. Dunque, sarà fondamentale avere uomini versatili, per esempio guardie che possono giocare in post-up o lunghi capaci di essere pericolosi anche lontano da canestro. Magari dei tweener (da between: “tra”, “in mezzo”): giocatori che, per caratteristiche fisiche o tecniche, possono agire in più posizioni. Di solite, le grandi star sono tipici esempi di tweener. Lebron, Durant, Wade: fenomeni che possono ricoprire due o tre ruoli.

Chi, nell’NBA di oggi, sta sfruttando al meglio la continuity offense e i suoi tweener (Greene, Barnes, Iguodala, Thompson) è Golden State; non a caso una delle squadre più esaltanti della Lega. Eccoli in azione.

I precedenti appuntamenti di Catch this?:

“50-40-90 club”

Amoeba defense

Ankle breaker

Ball hog

B.E.E.F.

Box-and-one defense

Cherry picking

– Close out e Reggie Miller rule

C2C


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