La pump fake è quel particolare tipo di finta che consiste nel compiere il movimento di tiro senza saltare, alzando le braccia verso l’alto per poi riabbassarle rapidamente, così da ingannare il difensore, che, pensando di doversi opporre alla conclusione, sarà indotto a saltare.
A questo punto, con l’avversario fuori posizione, l’attaccante potrà facilmente aggirarlo per costruirsi un tiro aperto o penetrare; ma anche creare il contatto per guadagnarsi due tiri liberi o un libero supplementare.
Chi fa del pump fake il proprio cavallo di battaglia è Chandler Parsons, ala ex Houston ora ai Mavericks.
La finta può essere anche “raddoppiata”. In questo caso si parlerà di double pump fake. Invece di fintare una volta sola il tiro, lo si farà due volte, incrementando le possibilità che il diretto avversario cada nel tranello.
In questo caso, Wade non solo duplica il numero di finte, ma ci aggiunge anche un assist:
Come difendere in caso di pump e double pump fake? Beh, il consiglio è sempre lo stesso: tenere gli occhi sul pallone, così da non essere distratti dal movimento avversario. Anche perché queste finte comportano rischi anche per l’attaccante. Il tiratore (o presunto tale), infatti, per essere credibile dovrà allontanare mani e palla dal proprio corpo, esponendosi alla possibilità che il marcatore gli contesti il possesso.
Worst feeling ever: The moment after you realize that you just fell for a pump fake… #ballislife
— Basketball Is Life (@__bballislife__) 4 Febbraio 2015
I precedenti appuntamenti di Catch this?:
– Ball hog
– B.E.E.F.
– Close out e Reggie Miller rule
– C2C
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